Per ballare il tango è necessario utilizzare delle scarpe adatte. Anche questo accessorio, insieme ai costumi, fa parte della scenografia necessaria se si vuole realizzare questo tipo di ballo. Le scarpe tuttavia non fanno solo scena: la realizzazione di alcuni passi richiede proprio uno specifico tipo di scarpa. Leggi la nostra guida per conoscerne caratteristiche, tipologie e come scegliere le calzature più adatte alle tue esigenze di ballerino amatoriale o professionista.
Caratteristiche
Risulta essereevidente come questa debba essere prima di tutto comoda, per poter danzare al meglio. Anzitutto, è necessario scegliere la grandezza giusta, che calzi uniformemente sul piede per evitare sfregamenti che porterebbero poi alla formazione di vesciche. Per conoscere la scarpa più adatta a voi, è opportuno capire che tipo di piede avete. Ci sono infatti tre tipologie:
-il cosiddetto piede greco prevede che il pollice sia più lungo dell’alluce
-c’è poi il piede egiziano, dove l’alluce è il dito più lungo
-infine, nel piede quadrato tutte le dita sono della stessa lunghezza.
Risulta essere quindi necessario scegliere la scarpa che meglio si adatti alla conformazione del vostro piede. Non dovete sottovalutare questo aspetto poiché i rischi che si corrono, anche se banali, rischiano di impedirvi di ballare per un bel periodo. Ad esempio, sono frequenti le infiammazioni del metatarso, dolorose oltre che estremamente fuori luogo per un ballerino. Sicuramente, dovendo scegliere, la scarpa su misura vi garantisce sempre risultati eccezionali.
Da qualche tempo, tuttavia, alcune ditte di scarpe da ballo cominciano a produrre le scarpe non solo in relazione alla lunghezza, ma anche alla larghezza del piede. Questo favorisce senza dubbio dei prezzi più abbordabili, oltre ad avere una scarpa “tecnica” che si adatti anche al nostro tipo di piede.
Per chi balla il tango di professione, vi sono alcuni piccoli punti sui quali non si può sbagliare. Il tanguero infatti deve assolutamente evitare le scarpe con pailletes, che potrebbero graffiare le calzature del proprio partner. Da evitare anche le scarpe di cuoio laccato poiché, anche se trattate, rischiano comunque di fare attrito sulle scarpe dell’altro, rendendo meno sinuosi i movimenti. Per lo stesso motivo, non sono da considerare nemmeno le scarpe di cuoio scamosciato. Se non volete rinunciare alla bellezza e alla resistenza di questo materiale, potete sceglierlo nella sua variante più semplice: liscia.
Tipologie
Per l’uomo la scarpa da tango classica è quella chiusa, mentre per la ballerina esistono moltissimi modelli, da quelli intrecciati sul collo del piede, a quelli che si allacciano alla caviglia. In questo caso, è opportuno valutare che il laccio non sia troppo stretto, e quindi non ostruisca la circolazione rendendo difficili i movimenti. Un laccio troppo stretto potrebbe infatti causare infiammazioni e rigidità articolari, decisamente fastidiose.
Il primo, fondamentale passo, è quello di provare bene la scarpa prima di acquistarla. Per fare ciò, sarebbe più indicato recarsi per la prova negli orari pomeridiani o serali, quando il nostro piede è leggermente più gonfio. Infatti, durante il ballo, la circolazione sanguigna al piede aumenta, ingrossandolo. Se avremo provato le scarpe nelle stesse condizioni che si riproporranno mentre balliamo, non avremo alcun tipo di problema. Non allarmatevi se la taglia della vostra scarpa da ballo è più piccola di quella che usate solitamente: ciò è dovuto al fatto che la scarpa da ballo non ha nessun bordo. Questo serve per permettere ai ballerini di allungare le punte e per dargli maggiore sensibilità, consentendo anche di deformarsi meglio intorno al piede, aumentando la vestibilità.
Suola
Visto che i ballerini spesso effettuano piroette e giravolte, la suola tendenzialmente viene realizzata in cuoio, mentre quella in gomma evita scivolamenti ma impedisce movimenti fluidi, oltre al fatto che si creano danni seri alle articolazioni del ginocchio. Ci sono quindi tre tipi di suola che meglio si adattano alla scarpa da ballo:
la suola in cuoio va bene per i pavimenti lisci, come mattonelle o parquet;
la suola di bufalo è molto adatta per i pavimenti in legno, oppure più scivolosi, come ad esempio in marmo;
infine, per un pavimento molto ruvido e all’aperto, meglio optare per la suola di plastica, che va benissimo anche nei teatri.
Di solito il ballerino professionista ha tutti e tre i tipi di suola, per poter scegliere la scarpa giusta in ogni occasione. È poi opportuno osservare il grado di usura della suola, poiché su una superficie troppo liscia può provocare facili scivolate, al contrario una eccessiva ruvidità crea dei pericoli per il ginocchio.
La parte interna della scarpa, immediatamente sotto l’arco del piede, deve essere resistente e rigida, per sostenerlo durante i movimenti, specie nelle piroettes. Se così non fosse, si rischierebbe di provocare una flessione del piede esagerata, che può portare a distorsioni e infiammazioni. Se questi disguidi non facilitano certo la vita di un ballerino, anche per i movimenti di tutti i giorni si profilano come una dolorosa seccatura.
Sempre per garantire un buon sostegno al piede, bisognerebbe prevedere un piccolo rialzo all’interno della suola, oppure il ballerino potrà inserire una suoletta interna in un secondo momento. L’arcata del piede così riuscirà ad appoggiarsi meglio, su una suola che non è liscia, ma si conforma anatomicamente alla forma del piede. La suoletta separata consente un posizionamento più efficace, soprattutto se il piede è già infiammato: in questi casi, infatti, il cuscinetto va posto immediatamente sotto le articolazioni doloranti, mentre per un piede senza alcun problema il cuscinetto può arretrare di qualche centimetro rispetto alle articolazioni.
Manutenzione delle scarpe
Le vostre scarpe, per poter essere sempre al meglio, richiedono poi una certa cura e attenzione. Anzitutto, se dovete pulirle, utilizzate una crema senza colorazione che eviterà di macchiare i pantaloni o i collant del vostro partner. Secondo le esperienze di qualche ballerino, dà ottimi risultati anche una semplicissima crema per le mani alla glicerina. Se avete delle scarpe laccate, dovete opportunamente trattarle per evitare che si attacchino e facciano attrito con quelle del vostro partner. Per far ciò, è opportuno applicarvi un apposito fluido, che ha tuttavia l’inconveniente di durare solo poche ore.
Per lasciare la scarpa in forma, potete scegliere se adottare delle strutture in legno oppure se utilizzare la più semplice carta di giornale appallottolata ( che, tra l’altro, ha il vantaggio di assorbire l’umidità accumulata nelle precedenti sessioni di ballo). Per le scarpe con suola di bufalo, è necessario raschiarla frequentemente con gli strumenti appositi, per diminuire l’attrito sulla pista da ballo.
Callo del ballerino
I movimenti di danza non causano solo infiammazioni in seguito ad uno scorretto e prolungato esercizio dell’avampiede, ma possono far insorgere anche alcuni piccoli fastidi. Tra di essi, il più noto forse è il cosiddetto “callo del ballerino”, che in genere si forma davanti alle dita del piede. Anche se i fastidi sono senz’altro meno evidenti, il callo provoca comunque dolore, proprio perché continuamente sollecitato dai movimenti dei ballerini. Nei casi più gravi, è opportuno farli rimuovere da uno specialista, oltre evidentemente a dover correggere l’uso del piede.
Il tacco della scarpa da ballo in genere non supera gli 8 centimetri di altezza, mentre quelli dell’uomo vanno dai tre ai cinque centimetri. È possibile scegliere tra un tacco più o meno alto, a seconda che siate abituati a quella altezza, o in relazione all’utilizzo che dovete fare della calzatura ( ad esempio, se la scarpa serve ad insegnare, andrà meglio un tacco più largo e basso. Per di più, se siete alle prime armi meglio aumentare il livello del tacco progressivamente, partendo da quelli più bassi. La stessa scelta va fatta da chi ha una leggera infiammazione in atto.