14. Dicembre 2020 · Commenti disabilitati su Come Scegliere una Sciarpa · Categorie:Accessori

La sciarpa non è solamente uno dei capi di abbigliamento necessari per riparare il nostro collo dal freddo e dalle intemperie. Nel corso del tempo è diventata anche un accessorio necessario per rendere il nostro look più accattivante: anche con un abbigliamento minimal, con una sciarpa glamour possiamo rendere il nostro aspetto attraente.

La sciarpa è uno degli accessori più antichi del nostro guardaroba. In passato erano le donne di casa che le realizzavano, insieme a tutto il resto dell’abbigliamento. Grazie al ferro da maglia e a dei gomitoli di lana, spesso riutilizzata, le donne confezionavano splendidi maglioni e sciarpe fatti con le loro mani. Oggi i tempi sono molto cambiati, anche se il concetto per la realizzazione di capi in lana è rimasto pressoché simile, ma con l’aiuto dell’automazione.

Generalmente, ma poi vedremo le eccezioni, la sciarpa si presenta con un indumento di forma rettangolare, realizzato in diversi materiali, che noi ci arrotoliamo intorno al collo. E’ molto diverso dal foulard femminile o dalla cravatta maschile e si differenzia da questi proprio per la sua forma rettangolare. Può essere di varie lunghezze e può essere fermata al collo secondo diverse tipologie: la si può semplicemente arrotolare intorno al collo fino a che non rimangono due estremità corte davanti oppure farle un nodo tipo cravatta, ovvero piegandola a metà, facendo un anello nella parte chiusa e facendo passare in mezzo a questo anello le due estremità “sciolte”.

Ma da dove arriva il termine utilizzato per indicare questo capo di abbigliamento? La parola italiana “sciarpa” deriva dalla lingua francese. Un tempo i Franchi chiamavano “Skerpa” quella fascia ad armacollo o quella bandoliera che erano soliti portare gli uomini. Il francese moderno chiama quello stesso pezzo di stoffa “echarpe”. E da qui deriva proprio il nostro termine “sciarpa”. Da semplice capo di abbigliamento, utilizzato per scaldarsi nelle fredde temperature invernali, la sciarpa, come vi dicevamo prima, è diventato un accessorio indispensabile per arricchire il nostro look di un dettaglio particolare. Ma la sciarpa è qualcosa di più di tutto questo: la sciarpa, infatti, può anche rappresentare un simbolo.

Lo sanno bene i tifosi di calcio, ad esempio, ma anche di qualsiasi altro sport, che ogni domenica si presentano allo stadio dove gioca la loro squadra del cuore, armati di striscioni, slogan da urlare per incitare i propri campioni e l’inseparabile sciarpa con i colori della società. La sciarpa diventa, così, al di là del suo essere un capo di abbigliamento, un simbolo di appartenenza ad un gruppo, che ci identifica con gli altri membri e ci differenzia da tutti gli altri.

Ma la sciarpa è anche un simbolo storico per il nostro paese. Celebre è la sciarpa azzurra, emblema delle nostre forze armate, la cui storia risale addirittura al 1366, quando Amedeo VI di Savoia volle che sulla sua nave sventolasse, oltre alla bandiera sabauda, anche una bandiera azzurra in onore della Beata Vergine Madonna. E da quel periodo che tutti gli ufficiali dell’esercito italiano indossano, sopra la loro divisa, una sciarpa o una fascia azzurra: tale pratica fu resa, poi, obbligatoria a partire dal 1572. Nel corso dei secoli, poi, l’usanza è rimasta in uso, con qualche piccola modifica sul colore che la sciarpa dovesse avere o su come dovesse essere portata dai militari. Da quella data, e ancora oggi, quella sciarpa azzurra rappresenta una delle insegne più riconoscibili del grado di Ufficiale delle Forze Armate Italiane.

Caratteristiche

La sciarpa è una fascia di stoffa lunga e di una certa larghezza usata come accessorio nell’abbigliamento. Si porta girata intorno al collo o nei pressi della testa. Può avere una funzione pratica (ripararsi dal freddo), religiosa, estetica o indicare cariche militari o civili se portata a tracolla e dotata di specifici simboli, colori e scritte (sindaco, ufficiale, apri banda..).

Una sciarpa può avere svariati usi e a seconda della destinazione generalmente cambia anche il materiale di cui è fatta. Una sciarpa di lana, ad esempio, può trovare impiego nei climi rigidi per riparare la gola e scaldare. Una sciarpa realizzata con stoffa più leggera, portata intorno alla testa, ripara i capelli dalla polvere in zone ventose o polverose. Specialmente tra le donne, e in diversi Paesi, la sciarpa è diventato un indumento usato per fini estetici e di eleganza. Alla sciarpa inoltre si sono ispirati altri capi come il cravattino (da cui derivano la farfalla e la cravatta moderna) nato in Croazia.

Il hijab, o khimar, è la ‘versione’ musulmana della sciarpa utilizzata dalle donne girato intorno al capo; gli uomini invece indossano la kefiah. Una specie di foulard che copre i capelli è utilizzato presso la comunità femminile del Giudaismo Haredi. Nel Regno Unito è usanza che gli studenti universitari indossino una sciarpa che identifichi, con colori e simboli, l’Università frequentata.

Il Kefiah è un particolare tipo di sciarpa indossato dalle popolazioni arabe, che sempre più spesso vediamo anche sulle nostre strade e nei nostri negozi. La kefiah è il copricapo tradizionale soprattutto della cultura palestinese: di derivazione agricola, questa sciarpa quadrata abbiamo imparato a conoscerla perché veniva sfoggiata con orgoglio, quasi come emblema di appartenenza, dai capi politici palestinesi. Risulta essere dagli anni Trenta che questo semplice pezzo di stoffa rappresenta molto di più di un semplice capo di abbigliamento: è diventato, infatti, il simbolo indiscusso e riconosciuto in tutto il mondo del nazionalismo palestinese.
Questo particolare tipo di sciarpa può essere indossato in diversi modi: lo si può mettere intorno al collo, collegando i due pizzi opposti e piegandola diverse volte su stessa, arrotolandola poi intorno al collo. Oppure si può decidere di utilizzarla come copricapo. Chi le indossa e non appartiene al popolo palestinese, solitamente, lo fa per solidarietà verso questo popolo da secoli in guerra. Questa sciarpa ha fatto la sua comparsa fuori dai confini arabi negli anni Venti, quando il popolo arabo venne conosciuto, anche a livello cinematografico, in seguito alla partecipazione di questi stati alla Prima Guerra Mondiale. Ma al di là delle proprie convinzioni politiche, negli ultimi anni, nel mondo occidentale, la kefiah ha perso tutta la sua simbologia, diventando un semplice capo di abbigliamento di tendenza.
La kefiah, solitamente, viene realizzata utilizzando materiali come la seta, il cotone e anche la lana. I classici colori di questa sciarpa sono il nero e il bianco, che si alternano in scacchi di uguale misura. Ma ultimamente ne abbiamo viste anche di rosse e nere o di rosse e bianche.

Le sciarpe dedicate ad uso sportivo sono caratterizzate dalla presenza dei colori sociali della squadra oltre a poter presentare scritte, simboli, effigi o riferimenti alla storia della squadra. La loro comparsa è certa dall’inizio del ‘900 in Gran Bretagna dove cominciarono ad essere indossate simbolicamente dai tifosi. Successivamente vennero utilizzate ovunque nel mondo anche e nonostante i climi caldi. L’uso è così radicato che in Europa le tifoserie organizzate realizzano spesso sciarpe personalizzate in modo da poter creare anche delle coreografie, associate a cori e inni, durante o prima del match: ad esempio, tenendole sciarpe tese sopra la testa, si creano pareti di sciarpe di grande impatto.

Tessuti

La sciarpa per antonomasia è quella realizzata in lana. E’ quella che ci tiene caldo nelle fredde giornate invernali, nelle quali le temperature si abbassano di molti gradi. E’ quella che, magari, è stata confezionata con amore dalle abili mani di nostra nonna che, con in mano solamente un gomitolo e un ferro da maglia, ce l’ha realizzata come si faceva una volta. Ma le sciarpe non sono solamente quelle in lana. Ce ne sono per tutte le stagioni, realizzate con materiali diversi.

La lana è, infatti, solamente una delle tante soluzioni per realizzare sciarpe. Questo materiale è perfetto per la stagione invernale. Ma se si vuole utilizzare una sciarpa anche nel periodo primaverile, allora meglio optare per un tessuto molto più leggero e fresco, come può essere il cotone, che ripara dalle brezze primaverili, ma senza esagerare.

Sempre per la stagione fresca, c’è un altro tipo di sciarpa che viene utilizzata, ovvero la cosiddetta Pashmina, il materiale che ci arriva direttamente da una particolare capre tibetana. Per crearla si usa la stessa lana utilizzata per estrarre il cashmere, ma in una zona particolare dell’animale, ovvero il collo. Si tratta di un materiale molto prezioso ed elegante. Solitamente, le sciarpe realizzate in questo tessuto sono molto più grandi rispetto a quelle in lana o in cotone. Si tratta di una via di mezzo tra la sciarpa in lana e quella in cotone: un po’ meno calda della prima, un po’ più calda della seconda. Per la stagione calda, poi, abbiamo anche la sciarpa in seta: davvero molto elegante, grazie al prestigio che questa fibra di origine animale ha nel mondo dell’industria tessile.

Sempre elegante, ma questa volta ideale per la stagione fredda, è la sciarpa in pelliccia. Si può scegliere tra due opzioni: si può infatti decidere di indossare una sciarpa di pelliccia vera, oppure di indossarne una versione artificiale.

Dove acquistare

Per potere acquistare una sciarpa, ci si può rivolgere ai classici canali di acquisto dedicati ai capi di abbigliamento. Si può optare per un semplice negozio che tratta capi di abbigliamento di ogni genere. Sempre più spesso, infatti, chi tratta le linee di abbigliamento generiche, comprende anche nella collezione anche accessori quali la sciarpa, piuttosto che i guanti, piuttosto che i cappellini. Si può optare, ad esempio, per il negozio di fiducia sotto casa, oppure ci si può affidare alle grandi catene di distribuzione, come i negozi in franchising, che ormai si trovano un po’ dappertutto. Facendo un giro in un centro commerciale o in un grande magazzino, siamo sicuri che troverete molti negozi che trattano questo articolo. A seconda della stagione, potrete acquistare le diverse tipologie di sciarpe sopra descritte.

Se si cerca, invece, un capo particolare, magari che sia unico e realizzato in esclusiva per voi in maniera artigianale, si può anche scegliere un laboratorio tessile, come ce ne sono molti nel nostro paese, che confeziona ancora sciarpe non a livello industriale. In questo caso potrete scegliere direttamente il materiale con il quale volete che sia confezionata la vostra sciarpa, potrete sceglierne il colore e anche la modalità di realizzazione stessa.Anche il mercato della propria città può essere un ottimo luogo dove cercare una sciarpa adatta alle proprie esigenze.

Una terza via per poter acquistare la vostra sciarpa, infine, è quella classica dello shopping online, dove negozi virtuali, vi permetteranno non solo di scegliere quale sciarpa è più adatta alle vostre esigenze, ma anche di confrontare i prezzi per capire quale offerta sia la più vantaggiosa.