14. Gennaio 2021 · Commenti disabilitati su Scarpe Uomo – Come Sceglierle · Categorie:Scarpe

Le scarpe da uomo sono calzature realizzate appositamente per i gusti maschili e soprattutto per le esigenze funzionali più disparate, dallo sport alle cerimonie.

Origine

Non si può sicuramente parlare di scarpe nell’era preistorica, ma già in quel periodo l’uomo primitivo diede vita ad un’invenzione per coprire i piedi. Venivano costruite delle scarpe impiegando materiali come corteccia, foglie, lacci. Solo gli egiziani pensarono ad un tipo di scarpa costruita, prima con fibre vegetali e poi con la pelle. E così con un po’ di fantasia diedero vita ai sandali. Al popolo dei Sumeri invece, si deve l’invenzione della scarpa chiusa che trovarono appoggio anche da parte di altri popoli, come i Babilonesi. Dalla semplice scarpa chiusa si passò allo stivale. Ma la scarpa intesa come vera e propria calzatura arriva dalla Grecia. Le prime tipologie furono i sandali in sughero, lo stivale e lo stivaletto. Si trattava in ogni caso di tipi di scarpe rigorosamente basse. Bisognerà attendere la fine del 1500, quando si iniziò a costruire con il legno o sughero dei primi tacchi, ma in questa prima fase, non trovarono ampio assenso da parte della popolazione.

Da sottolineare il fatto che l’importanza di indossare le scarpe non era molto sentita e venivano costruite in modo del tutto analogo, senza differenza tra il piede destro e il piede sinistro. E’ solo a partire dal XIX secolo che un fabbricante di origine americana si mise a vendere coppie di scarpe formate in modo diverso, per ogni piede. Gli anni d’oro della scarpa furono quelli successivi alla seconda guerra mondiale, ma era piuttosto un accessorio ritenuto di lusso, tanto che in Italia nacquero diverse fabbriche e persino i divi di Hollywood volevano le scarpe made in Italy. Molti i musei delle scarpe nel nostro Paese, ma di questo ne parleremo più avanti.

Tipologie

Esistono svariati modelli di scarpe non solo per quanto riguarda la moda femminile, ma anche per le tendenze maschili. Vediamole insieme:
Da calcetto: il calcetto è uno sport che si pratica in campi molti più piccoli di quelli destinati al calcio. Solitamente sono le palestre ad ospitare piccoli tornei o partitelle, o campi in erba sintetica, e occorrono delle scarpe particolari con sotto dei tacchetti di plastica per non scivolare.
Da calcio: lo sport più seguito per eccellenza, viene praticato in campi di erba naturale e le scarpe devono avere, se il terreno è bagnato, 6 tacchetti (in alluminio o in ferro interscambiabili) per non scivolare. Se il terreno asciutto, ne occorrono 13.
Running: scarpe da corsa, s’intendono le classiche scarpe ben fatte, alte dietro.
Tennis: chiamate così in quanto sono scarpe “basse” in tela.
Sportive: vanno per la maggiore, soprattutto tra i giovani, di camoscio o in tela, sono sportive perchè hanno i lacci “casual”.
Eleganti: possiamo inserire in questa tipologia di scarpe sia quelle da sposo che quelle eleganti che indossano magari i manager o altri professionisti. In cuoio o in pelle lucida e non, sono modelli davvero fini con lacci o fibbie.
Stivaletto: anche per gli uomini vi è un tipo di stivaletto che arriva all’altezza della caviglia.
Espadrillas: realizzate in tela e sughero d’importazione spagnola e fino a qualche anno fa di moda anche nel nostro paese.
Ciabatte: da stare in casa, aperte o chiuse, da “frate”, insomma tanti modelli per soddisfare i gusti di tutti.

Come abbiamo visto, sono molti i tipi di scarpe da uomo, tutte con particolari caratteristiche. La prima tra tutte è sicuramente la comodità che devono avere i piedi. Altre tipologie di scarpe sono quelli particolare per chi soffre magari di patologie, e quindi potremo trovare le scarpe ortopediche.

Decorazioni

Punta semplice: hanno un aspetto semplice e nessuna decorazione extra sulla tomaia.
Scarpe con copertura per le dita: hanno uno strato extra di cuoio che “incappuccia” la punta. Forse questa è la decorazione più popolare.
Brogues: la punta della scarpa è coperta da un pannello perforato, che si estende in basso su entrambi i lati. Le Brogues si possono trovare in entrambi gli stili, balmoral e blucher.
Eleganti e casual
Le calzature eleganti si classificano in modelli con tomaia e suola in cuoio, e modelli stretti e lucidi. Le casual sono caratterizzate da tomaie in cuoio rigido, suole esterne non in cuoio e hanno un profilo più largo. Alcuni tipi eleganti possono essere indossati sia da uomini che da donne. La maggior parte di quelle eleganti ha una tomaia in cuoio che copre anche la maggior parte delle parte bassa della gamba, ma non le caviglie. Questa parte della scarpa in genere è chiusa, ma può anche avere delle aperture o consistere in una serie di lacci, come in alcune scarpe da donna. Ne esistono anche con tomaie alte che coprono le caviglie; una scarpa con una tomaia che sale oltre la caviglia in genere si considera uno stivale, ma a volte si può parlare anche di scarpe alte. In genere, una scarpa con una tomaia alta è assicurata da lacci o cerniere, anche se alcuni tipi di scarpe hanno degli inserti elastici per inserire la scarpa più facilmente.

Dove acquistare

In base al budget che abbiamo a disposizione, possiamo scegliere il negozio dove andare ad acquistare le scarpe da uomo. Personalmente, sono dell’idea che le scarpe rappresentano una parte fondamentale del nostro abbigliamento, i piedi infatti sono la colonna portante del nostro corpo e bisogna sceglierle con cura. Un buon materiale, un prodotto rifinito in modo ottimale e una buona estetica.

Il prezzo di un paio di scarpe da uomo è in media di 80 euro, ma possono arrivare a superare anche i 400 euro. Molto dipende, non solo dalla struttura della scarpa, ma anche dalla firma dello stilista. Per avere un’idea, basta soffermarci nelle vetrine dei tanti negozi che circondano la città. Se invece, vogliamo risparmiare, possiamo girovagare tra le bancarelle del mercato bisettimanale.

Anche i siti internet presentano veri e propri negozi online, dove risulta essere possibile dare un’occhiata al catalogo delle collezioni. Vi sono anche alcuni forum con tantissimi annunci di vendita di scarpe, senza dimenticare il sito di aste on line. Il mio consiglio è quello di non acquistare scarpe “usate”, mentre potete sicuramente “buttarvi” nell’acquisto di scarpe complete di etichetta. Ricordatevi infatti che comprare scarpe di “seconda mano” non solo significherebbe una scarsa igiene ma ne risentiranno molto soprattutto i piedi.

Al contrario di come pensano in molti, non sono i piedi a formare la scarpa ma viceversa. Indossando un paio di scarpe già utilizzate da altri piedi, rischiereste di prendere la stessa forma, magari danneggiandoli. Scegliete quindi bene il vostro tipo di scarpa, anche in base alle vostre esigenze. Il periodo migliore per acquistare le scarpe è sicuramente quello dei saldi, anche se occorre stare davvero molto attenti in materia, per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Se si tratta di saldi reali, risparmierete davvero molto e la stagione successiva potrete indossarle. Sicuramente, sarà diventato un modello passato di moda, ma ne avrete guadagnato nel portafogli!

Musei

Sono tanti i musei della scarpa nel nostro Paese. A Firenze, nel 1985, venne organizzata una mostra dedicata allo stilista Salvatore Ferragamo, e la stessa fu organizzata in diverse città del mondo, come il caso di Londra presso il Victoria and Albert Museum e negli successivi anche a Los Angeles. Dal successo ottenuto, circa 10 anni più tardi si creò il Museo personale del famoso stilista fiorentino. Nel 1995 infatti, sempre a Firenze, grazie agli eredi dello stilista Salvatore Ferragamo, venne inaugurato il Museo Fiorentino della Scarpa. Ospitato all’interno del Palazzo Spini Feroni, si possono ammirare circa 10mila tipi di scarpe di tutte le qualità.

Possibilità di vedere scarpe di personaggi famosi, di veri divi, come il caso delle scarpe che ha indossato l’indimenticabile Marilyn Monroe. All’interno della struttura che ospita la collezione di scarpe Ferragamo, trovano spazio anche i modelli e l’archivio di tutte le scarpe. Il Museo, come dicevamo, è nato per volere della famiglia Ferragamo, con lo scopo di far conoscere ai migliaia di visitatori, le doti che aveva lo stilista, la carriera che ha fatto, e la fama che aveva in tutto il mondo.

Sempre in Italia, ma a S. Elipidio (AP), si può ammirare il Museo della Calzatura, comprendente tra l’altro scarpe di personaggi famosi. Nel 1972, invece a Vigevano (PV), capitale dell’industria calzaturiera, venne inaugurato un importante Museo Della Calzatura. La collezione, ceduta dalla famiglia Bartolini, conta oltre 300 pezzi, suddivisi in diverse parti. Una sezione infatti è dedicato alle scarpe di un tempo e da calzature di personaggi storici di epoche storiche. Un’altra sezione comprende scarpe appartenenti a tutti i popoli del mondo.

Il terzo settore del museo è dedicato alle curiosità derivanti dal mondo della scarpa. Per quanto riguarda i musei della scarpa esteri, molto bello ed importante è quello di Vienna. Un museo particolare costituito da scarpe famose indossate non solo dal calciatore viennese degli anni 30 Sindelar ma anche dall’imperatore Francesco Giuseppe. Molte le curiosità anche in questo caso che arrivano dal mondo della scarpa.

28. Dicembre 2020 · Commenti disabilitati su Giacca da Uomo Sartoriale – Come Sceglierla e Come si Indossa · Categorie:Abbigliamento

La giacca da uomo sartoriale è un capo di abbigliamento solitamente in stile classico utilizzato in occasioni di lavoro o per appuntamenti di ogni sorta. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere le migliori giacche da uomo sartoriali in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.

La sartoria italiana è sicuramente tra le più vecchie del continente europeo. Le due città cui si fa riferimento sono sicuramente Napoli e Palermo. E’ proprio dalla città napoletana che la giacca detiene una delle caratteristiche, e stiamo parlando della spalla napoletana. Si tratta di modelli che hanno una spalla piuttosto morbida, dove negli anni ’40 e ’50 era squadrata (tipico modello italiano). Negli anni ’70 fu modificata dagli stilisti aggiungendo i classici spacchi posteriori. Solo negli anni ’80, divenne un modello piuttosto comodo.

Gli stilisti italiani sono sempre stati in continua evoluzione, ricercando e creando sempre nuovi modelli, per seguire la moda, per apportare modifiche al fine di trovare un giusto modello per ogni uomo, a seconda delle esigenze. La giacca da uomo si abbina quasi sempre al pantalone, così da avere un abito completo da uomo soprattutto per chi svolge determinati lavori che comportano la necessità di indossare un abito. E parliamo dell’uomo manager, dell’impiegato in banca, del libero professionista. Oggi, la si può indossare con il cosiddetto spezzato (giacca di un colore e pantalone di un’altra tinta, ma sempre in abbinamento) così da creare una versione più sportiva, quasi informale. Il completo rimarrà comunque un abito sempre in voga per l’uomo, soprattutto occidentale.

Occorre tenere presente in modo particolare la forma dell’abito acquistato in sartoria, in quanto una volta indossato viene sicuramente considerato guardando il colpo d’occhio. La sua forma è diversa a seconda delle tradizioni sartoriali, dal taglio alla forma, il primo elemento da guardare è il profilo. Se si sceglie un profilo classico, non si sbaglia mai in quanto rimane sempre di moda, anche con il passare del tempo (e ci riferiamo al modello classico con i tre bottoni), mentre per altri modelli possono mutare a seconda della moda del momento. Le scuole sartoriali a partire dal 1920 non avevano modelli da seguire, ma hanno comunque cercato di creare delle linee di tendenza, per avvicinarsi sempre di più ai gusti e alla moda del momento.

Ma come scegliere la giacca da uomo sartoriale che garantisca eleganza, personalizzazione e finiture di pregio? Scopriamolo insieme

Collo
Il collo deve aderire nella parte dietro che va al collo della camicia in modo che rimanga aderente anche compiendo diversi movimenti. Se il collo risulta corto, lo capirete in quanto provoca un innalzamento dei lembi, mentre se il collo è piuttosto lungo non avrà nessun equilibrio nei lembi.

Lunghezza
Quanto deve essere lunga? In primo luogo deve coprire le natiche; in secondo luogo quando il braccio è teso, il limite inferiore deve essere parallelo alla metà del pollice. Importante è anche la lunghezza delle maniche. Partendo sempre dal presupposto di tenere il braccio disteso, il polsino della camicia può uscire di un centimetro. E lo stesso vale per il collo della giacca rispetto al collo della camicia.

Spalle
Le spalle delle giacche devono essere piuttosto ampie in modo da riuscire a muoversi in modo naturale, permettendo così alla parte esterna di “cadere” in modo libero con le maniche. Da evitare i modelli con spalle strette, in quanto causano una brutta imbottitura prendendo la forma delle braccia.

Giromanica
Deve risultare tagliato nel punto giusto, creando l’adattamento migliore all’ascella, senza però troppo stretto. Se invece il giromanica risulta profondo, quasi sicuramente si tratta un difetto. Se nel provare ad indossarla, non siete del tutto convinti, non procedete all’acquisto soprattutto se i dubbi che avete riguardano il giromanica.

Drop
Risulta essere il rapporto tra la larghezza della vita e la larghezza del torace. Se per esempio, prendiamo in considerazione una taglia 50, avremo un drop 6 che è il più comune e che si riferisce ad un rapporto normale, un drop 8 per chi ha la vita stretta rispetto al torace e un drop 4 invece l’esatto opposto.

Si tratta quindi di una scelta da fare con attenzione.

14. Dicembre 2020 · Commenti disabilitati su Come Scegliere una Sciarpa · Categorie:Accessori

La sciarpa non è solamente uno dei capi di abbigliamento necessari per riparare il nostro collo dal freddo e dalle intemperie. Nel corso del tempo è diventata anche un accessorio necessario per rendere il nostro look più accattivante: anche con un abbigliamento minimal, con una sciarpa glamour possiamo rendere il nostro aspetto attraente.

La sciarpa è uno degli accessori più antichi del nostro guardaroba. In passato erano le donne di casa che le realizzavano, insieme a tutto il resto dell’abbigliamento. Grazie al ferro da maglia e a dei gomitoli di lana, spesso riutilizzata, le donne confezionavano splendidi maglioni e sciarpe fatti con le loro mani. Oggi i tempi sono molto cambiati, anche se il concetto per la realizzazione di capi in lana è rimasto pressoché simile, ma con l’aiuto dell’automazione.

Generalmente, ma poi vedremo le eccezioni, la sciarpa si presenta con un indumento di forma rettangolare, realizzato in diversi materiali, che noi ci arrotoliamo intorno al collo. E’ molto diverso dal foulard femminile o dalla cravatta maschile e si differenzia da questi proprio per la sua forma rettangolare. Può essere di varie lunghezze e può essere fermata al collo secondo diverse tipologie: la si può semplicemente arrotolare intorno al collo fino a che non rimangono due estremità corte davanti oppure farle un nodo tipo cravatta, ovvero piegandola a metà, facendo un anello nella parte chiusa e facendo passare in mezzo a questo anello le due estremità “sciolte”.

Ma da dove arriva il termine utilizzato per indicare questo capo di abbigliamento? La parola italiana “sciarpa” deriva dalla lingua francese. Un tempo i Franchi chiamavano “Skerpa” quella fascia ad armacollo o quella bandoliera che erano soliti portare gli uomini. Il francese moderno chiama quello stesso pezzo di stoffa “echarpe”. E da qui deriva proprio il nostro termine “sciarpa”. Da semplice capo di abbigliamento, utilizzato per scaldarsi nelle fredde temperature invernali, la sciarpa, come vi dicevamo prima, è diventato un accessorio indispensabile per arricchire il nostro look di un dettaglio particolare. Ma la sciarpa è qualcosa di più di tutto questo: la sciarpa, infatti, può anche rappresentare un simbolo.

Lo sanno bene i tifosi di calcio, ad esempio, ma anche di qualsiasi altro sport, che ogni domenica si presentano allo stadio dove gioca la loro squadra del cuore, armati di striscioni, slogan da urlare per incitare i propri campioni e l’inseparabile sciarpa con i colori della società. La sciarpa diventa, così, al di là del suo essere un capo di abbigliamento, un simbolo di appartenenza ad un gruppo, che ci identifica con gli altri membri e ci differenzia da tutti gli altri.

Ma la sciarpa è anche un simbolo storico per il nostro paese. Celebre è la sciarpa azzurra, emblema delle nostre forze armate, la cui storia risale addirittura al 1366, quando Amedeo VI di Savoia volle che sulla sua nave sventolasse, oltre alla bandiera sabauda, anche una bandiera azzurra in onore della Beata Vergine Madonna. E da quel periodo che tutti gli ufficiali dell’esercito italiano indossano, sopra la loro divisa, una sciarpa o una fascia azzurra: tale pratica fu resa, poi, obbligatoria a partire dal 1572. Nel corso dei secoli, poi, l’usanza è rimasta in uso, con qualche piccola modifica sul colore che la sciarpa dovesse avere o su come dovesse essere portata dai militari. Da quella data, e ancora oggi, quella sciarpa azzurra rappresenta una delle insegne più riconoscibili del grado di Ufficiale delle Forze Armate Italiane.

Caratteristiche

La sciarpa è una fascia di stoffa lunga e di una certa larghezza usata come accessorio nell’abbigliamento. Si porta girata intorno al collo o nei pressi della testa. Può avere una funzione pratica (ripararsi dal freddo), religiosa, estetica o indicare cariche militari o civili se portata a tracolla e dotata di specifici simboli, colori e scritte (sindaco, ufficiale, apri banda..).

Una sciarpa può avere svariati usi e a seconda della destinazione generalmente cambia anche il materiale di cui è fatta. Una sciarpa di lana, ad esempio, può trovare impiego nei climi rigidi per riparare la gola e scaldare. Una sciarpa realizzata con stoffa più leggera, portata intorno alla testa, ripara i capelli dalla polvere in zone ventose o polverose. Specialmente tra le donne, e in diversi Paesi, la sciarpa è diventato un indumento usato per fini estetici e di eleganza. Alla sciarpa inoltre si sono ispirati altri capi come il cravattino (da cui derivano la farfalla e la cravatta moderna) nato in Croazia.

Il hijab, o khimar, è la ‘versione’ musulmana della sciarpa utilizzata dalle donne girato intorno al capo; gli uomini invece indossano la kefiah. Una specie di foulard che copre i capelli è utilizzato presso la comunità femminile del Giudaismo Haredi. Nel Regno Unito è usanza che gli studenti universitari indossino una sciarpa che identifichi, con colori e simboli, l’Università frequentata.

Il Kefiah è un particolare tipo di sciarpa indossato dalle popolazioni arabe, che sempre più spesso vediamo anche sulle nostre strade e nei nostri negozi. La kefiah è il copricapo tradizionale soprattutto della cultura palestinese: di derivazione agricola, questa sciarpa quadrata abbiamo imparato a conoscerla perché veniva sfoggiata con orgoglio, quasi come emblema di appartenenza, dai capi politici palestinesi. Risulta essere dagli anni Trenta che questo semplice pezzo di stoffa rappresenta molto di più di un semplice capo di abbigliamento: è diventato, infatti, il simbolo indiscusso e riconosciuto in tutto il mondo del nazionalismo palestinese.
Questo particolare tipo di sciarpa può essere indossato in diversi modi: lo si può mettere intorno al collo, collegando i due pizzi opposti e piegandola diverse volte su stessa, arrotolandola poi intorno al collo. Oppure si può decidere di utilizzarla come copricapo. Chi le indossa e non appartiene al popolo palestinese, solitamente, lo fa per solidarietà verso questo popolo da secoli in guerra. Questa sciarpa ha fatto la sua comparsa fuori dai confini arabi negli anni Venti, quando il popolo arabo venne conosciuto, anche a livello cinematografico, in seguito alla partecipazione di questi stati alla Prima Guerra Mondiale. Ma al di là delle proprie convinzioni politiche, negli ultimi anni, nel mondo occidentale, la kefiah ha perso tutta la sua simbologia, diventando un semplice capo di abbigliamento di tendenza.
La kefiah, solitamente, viene realizzata utilizzando materiali come la seta, il cotone e anche la lana. I classici colori di questa sciarpa sono il nero e il bianco, che si alternano in scacchi di uguale misura. Ma ultimamente ne abbiamo viste anche di rosse e nere o di rosse e bianche.

Le sciarpe dedicate ad uso sportivo sono caratterizzate dalla presenza dei colori sociali della squadra oltre a poter presentare scritte, simboli, effigi o riferimenti alla storia della squadra. La loro comparsa è certa dall’inizio del ‘900 in Gran Bretagna dove cominciarono ad essere indossate simbolicamente dai tifosi. Successivamente vennero utilizzate ovunque nel mondo anche e nonostante i climi caldi. L’uso è così radicato che in Europa le tifoserie organizzate realizzano spesso sciarpe personalizzate in modo da poter creare anche delle coreografie, associate a cori e inni, durante o prima del match: ad esempio, tenendole sciarpe tese sopra la testa, si creano pareti di sciarpe di grande impatto.

Tessuti

La sciarpa per antonomasia è quella realizzata in lana. E’ quella che ci tiene caldo nelle fredde giornate invernali, nelle quali le temperature si abbassano di molti gradi. E’ quella che, magari, è stata confezionata con amore dalle abili mani di nostra nonna che, con in mano solamente un gomitolo e un ferro da maglia, ce l’ha realizzata come si faceva una volta. Ma le sciarpe non sono solamente quelle in lana. Ce ne sono per tutte le stagioni, realizzate con materiali diversi.

La lana è, infatti, solamente una delle tante soluzioni per realizzare sciarpe. Questo materiale è perfetto per la stagione invernale. Ma se si vuole utilizzare una sciarpa anche nel periodo primaverile, allora meglio optare per un tessuto molto più leggero e fresco, come può essere il cotone, che ripara dalle brezze primaverili, ma senza esagerare.

Sempre per la stagione fresca, c’è un altro tipo di sciarpa che viene utilizzata, ovvero la cosiddetta Pashmina, il materiale che ci arriva direttamente da una particolare capre tibetana. Per crearla si usa la stessa lana utilizzata per estrarre il cashmere, ma in una zona particolare dell’animale, ovvero il collo. Si tratta di un materiale molto prezioso ed elegante. Solitamente, le sciarpe realizzate in questo tessuto sono molto più grandi rispetto a quelle in lana o in cotone. Si tratta di una via di mezzo tra la sciarpa in lana e quella in cotone: un po’ meno calda della prima, un po’ più calda della seconda. Per la stagione calda, poi, abbiamo anche la sciarpa in seta: davvero molto elegante, grazie al prestigio che questa fibra di origine animale ha nel mondo dell’industria tessile.

Sempre elegante, ma questa volta ideale per la stagione fredda, è la sciarpa in pelliccia. Si può scegliere tra due opzioni: si può infatti decidere di indossare una sciarpa di pelliccia vera, oppure di indossarne una versione artificiale.

Dove acquistare

Per potere acquistare una sciarpa, ci si può rivolgere ai classici canali di acquisto dedicati ai capi di abbigliamento. Si può optare per un semplice negozio che tratta capi di abbigliamento di ogni genere. Sempre più spesso, infatti, chi tratta le linee di abbigliamento generiche, comprende anche nella collezione anche accessori quali la sciarpa, piuttosto che i guanti, piuttosto che i cappellini. Si può optare, ad esempio, per il negozio di fiducia sotto casa, oppure ci si può affidare alle grandi catene di distribuzione, come i negozi in franchising, che ormai si trovano un po’ dappertutto. Facendo un giro in un centro commerciale o in un grande magazzino, siamo sicuri che troverete molti negozi che trattano questo articolo. A seconda della stagione, potrete acquistare le diverse tipologie di sciarpe sopra descritte.

Se si cerca, invece, un capo particolare, magari che sia unico e realizzato in esclusiva per voi in maniera artigianale, si può anche scegliere un laboratorio tessile, come ce ne sono molti nel nostro paese, che confeziona ancora sciarpe non a livello industriale. In questo caso potrete scegliere direttamente il materiale con il quale volete che sia confezionata la vostra sciarpa, potrete sceglierne il colore e anche la modalità di realizzazione stessa.Anche il mercato della propria città può essere un ottimo luogo dove cercare una sciarpa adatta alle proprie esigenze.

Una terza via per poter acquistare la vostra sciarpa, infine, è quella classica dello shopping online, dove negozi virtuali, vi permetteranno non solo di scegliere quale sciarpa è più adatta alle vostre esigenze, ma anche di confrontare i prezzi per capire quale offerta sia la più vantaggiosa.

28. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Giacca da Uomo Causal – Come Sceglierla e Come si Indossa · Categorie:Abbigliamento

Una giacca non è solo una protezione contro il freddo, ma anche un inno alla moda che comprende una grande varietà di stili per le situazioni più differenti della vita quotidiana. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere le migliori giacche da uomo per abbigliamento casual in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.

Tipologie

Esistono una vasta gamma di modelli in stile casual tra cui scegliere, eccone alcuni

In pelle di montone: belli e funzionali, i capi in pelle di montone e quelli in finta pelle possono tenervi al caldo e farvi essere alla moda, in città o in campagna.
In lana: tenete a bada il freddo con un ricco e spesso soprabito in lana. Disponibili corte, di media lunghezza o lunghe, aggiungono un tocco di eleganza alle vostre passeggiate. Ancora più sontuosi di un soprabito in pura lana, sono i soprabiti in lana e cashmere.
Contemporanee: linee pulite, styling aggressivo e contrasti inaspettati contraddistinguono questo stile. Bomber, giubbotti jeans e velluto a coste sono alcuni esempi che rientrano in questa categoria.
In cuoio e pelle scamosciata: hanno uno stile forte, sicuro di sè e individuale che non passa mai di moda. Bomber e blazer corti o lunghi, disponibili in un arcobaleno di colori, rispecchiano qualsiasi personalità.
Sportive: affrontate qualsiasi tempo, dalla brezza primaverile alle bufere invernali in giacche sportive, giacche a vento o anorak. Chiusure in velcro, storm flap e polsini elasticizzati vi terranno al caldo e all’asciutto per tutto l’anno.
In pelle e finta pelle: permettono di affrontare meglio il freddo invernale.
Impermeabili: in caso di previsione di pioggia o nebbia, gli impermeabili vi proteggeranno dalla tempesta. I classici trench che arrivano all’altezza della vita sono disponibili in diversi colori e stili, realizzati da un’ampia gamma di designer.
Gilet: sempre di moda, i gilet sono un’opzione divertente e casual per i giorni nei quali volete un aspetto vivace. I modelli imbottiti vi faranno sentire al caldo e coccolati con qualsiasi tempo.

Tessuti

Ogni materiale ha caratteristiche che rende il nostro capo di abbigliamento adatto a situazioni differenti tra loro, vediamo insieme i principali materiali utilizzabili nello stile casual

Pile: il pile è così leggero, comodo e casual che lo amerete se avete uno stile di vita attivo. Pile polare è il nome generico per una varietà di tessuti in pile, in genere in poliestere, che mantengono al caldo e all’asciutto. Il Pile Polare originale è stato creato da Maiden Mills.
Nylon: le giacche in nylon sono solide, resistenti, regolabili e vanno bene in tutte le condizioni atmosferiche. Giacche a vento e giacche da sci sono buoni esempi. Per materiali traspiranti e impermeabili, cercate i tessuti laminati.
Cuoio: giacche in cuoio o in pelle scamosciata di vacca o agnello vi metteranno al centro dell’attenzione. Ricami, accenti metallici e scelte di colore inaspettate esalteranno ancora di più la vostra personalità.
Microfibra: due volte più sottili della seta, e con una rifinitura incredibilmente morbida al tatto, le giacche in microfibra sono disponibili in quattro varianti: microfibra acrilica, microfibra in nylon, microfibra di poliestere e rayon.
Lana: oggi non si utilizzano più soltanto la lana di pecora o di agnello, le giacche in lana possono essere realizzate in lussuoso cashmere, angora, lana di cammello, alpaca, lama, o vicuña.
Pelle scamosciata: la pelle scamosciata si ottiene attraverso la lavorazione del cuoio. Un tessuto effetto scamosciato è un tessuto sintetico.
Gore-Tex: il Gore-Tex è un tessuto resistente all’acqua, al vento, traspirante, che allontana l’umidità dal vostro corpo tenendovi al caldo. E’ disponibile in una composizione a due strati, leggera, o in una più pesante a tre strati. Il Gore-Tex XCR offre una maggiore resistenza all’umidità in caso di intense attività all’aperto. Se vi piacciono le escursioni, considerate le comode giacche in leggero Gore-Tex Paclite. I tessuti in Gore-Tex soft shell sono un’ottima scelta per chi cerca abiti morbidi e a prova d’acqua che siano leggeri, traspiranti e mantengano al caldo.
Windstopper: i tessuti Windstopper sono resistenti al vento, leggeri e traspiranti. Questi morbidi tessuti formano uno strato resistente all’acqua e isolante.
Dryloft: il Dryloft, un tessuto resistente all’acqua e al vento, spesso utilizzato per i parka, allontana l’umidità dal vostro corpo ed è un materiale isolante.

Come scegliere

Che vi piacciano le gite all’aperto, o amate gli abiti sportivi, considerate alcune caratteristiche che ne aumentano il comfort, la durata e la versatilità, mantenendo inalterata la resistenza agli elementi.

Cappucci rimovibili: un cappuccio rimovibile offre una protezione aggiunta nei confronti di sole, neve, pioggia o ghiaccio. Per una copertura completa, cercate versioni con scalda viso regolabili.
Tasche: riponete grossi guanti da neve in tasche espandibili, tenete a portata di mano gli occhiali da sci conservandoli nelle doppie tasche accessibili dall’esterno o dall’interno della giacca, e mettete al sicuro oggetti di valore come il passaporto o il vostro telefono cellulare all’interno di tasche nascoste, perfette per chi viaggia.
Controllo del clima: alcuni tessuti tecnici sono in grado di allontanare l’umidità e impedire al vento e al freddo di penetrare all’interno.
Sistemi 3 in 1: siate pronti a tutto in una giacca multi-stagione con pile interno rivoltabile. In questo modo potrete affrontare tutti i cambi di temperatura. Cercate giacche realizzate in materiali impermeabili o resistenti all’acqua.

20. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Abbigliamento Donna Mare – Come Scegliere · Categorie:Abbigliamento

Perché non sfoggiare la moda anche al mare? Sono molte le soluzione che possiamo apportare al nostro abbigliamento da spiaggia ottenendo un risultato più trendy. Vediamo cosa fare.

Pareo
L’obiettivo principale del pareo è quello di coprire i fianchi e metà gambe. Per questo motivo va legato attorno alla vita. Tuttavia, può essere utilizzato anche diversamente. Se legato al collo, diventa un vestito, in grado di coprire anche il busto e da usare sia in spiaggia che in altri luoghi. È importante che il pareo venga sempre scelto in abbinamento al costume, ai colori di quest’ultimo.

Caftano
Il caftano è una tunica lunga e larga di origine araba, dalle maniche lunghe o corte. Esso può essere utilizzato in vari modi. Come copricostume ma anche per feste mondane. Il caftano, infatti, è un indumento dal fascino particolare, molto adatto anche per quelle donne con qualche chilo in più.

Copricostume
Il copricostume rispetto al pareo è molto più pratico da utilizzare e soprattutto può essere indossato anche in luoghi diversi dalla spiaggia, magari per una festa meno formale, in abbinamento a dei jeans o a degli short. Anche il copricostume va abbinato ai colori del costume. Quest’azione può sembrare futile in quanto il costume sotto il copricostume non si vede, ma quando, una volta in spiaggia, vi spoglierete l’effetto deve essere il più armonioso possibile.