14. Dicembre 2020 · Commenti disabilitati su Come Scegliere una Sciarpa · Categorie:Accessori

La sciarpa non è solamente uno dei capi di abbigliamento necessari per riparare il nostro collo dal freddo e dalle intemperie. Nel corso del tempo è diventata anche un accessorio necessario per rendere il nostro look più accattivante: anche con un abbigliamento minimal, con una sciarpa glamour possiamo rendere il nostro aspetto attraente.

La sciarpa è uno degli accessori più antichi del nostro guardaroba. In passato erano le donne di casa che le realizzavano, insieme a tutto il resto dell’abbigliamento. Grazie al ferro da maglia e a dei gomitoli di lana, spesso riutilizzata, le donne confezionavano splendidi maglioni e sciarpe fatti con le loro mani. Oggi i tempi sono molto cambiati, anche se il concetto per la realizzazione di capi in lana è rimasto pressoché simile, ma con l’aiuto dell’automazione.

Generalmente, ma poi vedremo le eccezioni, la sciarpa si presenta con un indumento di forma rettangolare, realizzato in diversi materiali, che noi ci arrotoliamo intorno al collo. E’ molto diverso dal foulard femminile o dalla cravatta maschile e si differenzia da questi proprio per la sua forma rettangolare. Può essere di varie lunghezze e può essere fermata al collo secondo diverse tipologie: la si può semplicemente arrotolare intorno al collo fino a che non rimangono due estremità corte davanti oppure farle un nodo tipo cravatta, ovvero piegandola a metà, facendo un anello nella parte chiusa e facendo passare in mezzo a questo anello le due estremità “sciolte”.

Ma da dove arriva il termine utilizzato per indicare questo capo di abbigliamento? La parola italiana “sciarpa” deriva dalla lingua francese. Un tempo i Franchi chiamavano “Skerpa” quella fascia ad armacollo o quella bandoliera che erano soliti portare gli uomini. Il francese moderno chiama quello stesso pezzo di stoffa “echarpe”. E da qui deriva proprio il nostro termine “sciarpa”. Da semplice capo di abbigliamento, utilizzato per scaldarsi nelle fredde temperature invernali, la sciarpa, come vi dicevamo prima, è diventato un accessorio indispensabile per arricchire il nostro look di un dettaglio particolare. Ma la sciarpa è qualcosa di più di tutto questo: la sciarpa, infatti, può anche rappresentare un simbolo.

Lo sanno bene i tifosi di calcio, ad esempio, ma anche di qualsiasi altro sport, che ogni domenica si presentano allo stadio dove gioca la loro squadra del cuore, armati di striscioni, slogan da urlare per incitare i propri campioni e l’inseparabile sciarpa con i colori della società. La sciarpa diventa, così, al di là del suo essere un capo di abbigliamento, un simbolo di appartenenza ad un gruppo, che ci identifica con gli altri membri e ci differenzia da tutti gli altri.

Ma la sciarpa è anche un simbolo storico per il nostro paese. Celebre è la sciarpa azzurra, emblema delle nostre forze armate, la cui storia risale addirittura al 1366, quando Amedeo VI di Savoia volle che sulla sua nave sventolasse, oltre alla bandiera sabauda, anche una bandiera azzurra in onore della Beata Vergine Madonna. E da quel periodo che tutti gli ufficiali dell’esercito italiano indossano, sopra la loro divisa, una sciarpa o una fascia azzurra: tale pratica fu resa, poi, obbligatoria a partire dal 1572. Nel corso dei secoli, poi, l’usanza è rimasta in uso, con qualche piccola modifica sul colore che la sciarpa dovesse avere o su come dovesse essere portata dai militari. Da quella data, e ancora oggi, quella sciarpa azzurra rappresenta una delle insegne più riconoscibili del grado di Ufficiale delle Forze Armate Italiane.

Caratteristiche

La sciarpa è una fascia di stoffa lunga e di una certa larghezza usata come accessorio nell’abbigliamento. Si porta girata intorno al collo o nei pressi della testa. Può avere una funzione pratica (ripararsi dal freddo), religiosa, estetica o indicare cariche militari o civili se portata a tracolla e dotata di specifici simboli, colori e scritte (sindaco, ufficiale, apri banda..).

Una sciarpa può avere svariati usi e a seconda della destinazione generalmente cambia anche il materiale di cui è fatta. Una sciarpa di lana, ad esempio, può trovare impiego nei climi rigidi per riparare la gola e scaldare. Una sciarpa realizzata con stoffa più leggera, portata intorno alla testa, ripara i capelli dalla polvere in zone ventose o polverose. Specialmente tra le donne, e in diversi Paesi, la sciarpa è diventato un indumento usato per fini estetici e di eleganza. Alla sciarpa inoltre si sono ispirati altri capi come il cravattino (da cui derivano la farfalla e la cravatta moderna) nato in Croazia.

Il hijab, o khimar, è la ‘versione’ musulmana della sciarpa utilizzata dalle donne girato intorno al capo; gli uomini invece indossano la kefiah. Una specie di foulard che copre i capelli è utilizzato presso la comunità femminile del Giudaismo Haredi. Nel Regno Unito è usanza che gli studenti universitari indossino una sciarpa che identifichi, con colori e simboli, l’Università frequentata.

Il Kefiah è un particolare tipo di sciarpa indossato dalle popolazioni arabe, che sempre più spesso vediamo anche sulle nostre strade e nei nostri negozi. La kefiah è il copricapo tradizionale soprattutto della cultura palestinese: di derivazione agricola, questa sciarpa quadrata abbiamo imparato a conoscerla perché veniva sfoggiata con orgoglio, quasi come emblema di appartenenza, dai capi politici palestinesi. Risulta essere dagli anni Trenta che questo semplice pezzo di stoffa rappresenta molto di più di un semplice capo di abbigliamento: è diventato, infatti, il simbolo indiscusso e riconosciuto in tutto il mondo del nazionalismo palestinese.
Questo particolare tipo di sciarpa può essere indossato in diversi modi: lo si può mettere intorno al collo, collegando i due pizzi opposti e piegandola diverse volte su stessa, arrotolandola poi intorno al collo. Oppure si può decidere di utilizzarla come copricapo. Chi le indossa e non appartiene al popolo palestinese, solitamente, lo fa per solidarietà verso questo popolo da secoli in guerra. Questa sciarpa ha fatto la sua comparsa fuori dai confini arabi negli anni Venti, quando il popolo arabo venne conosciuto, anche a livello cinematografico, in seguito alla partecipazione di questi stati alla Prima Guerra Mondiale. Ma al di là delle proprie convinzioni politiche, negli ultimi anni, nel mondo occidentale, la kefiah ha perso tutta la sua simbologia, diventando un semplice capo di abbigliamento di tendenza.
La kefiah, solitamente, viene realizzata utilizzando materiali come la seta, il cotone e anche la lana. I classici colori di questa sciarpa sono il nero e il bianco, che si alternano in scacchi di uguale misura. Ma ultimamente ne abbiamo viste anche di rosse e nere o di rosse e bianche.

Le sciarpe dedicate ad uso sportivo sono caratterizzate dalla presenza dei colori sociali della squadra oltre a poter presentare scritte, simboli, effigi o riferimenti alla storia della squadra. La loro comparsa è certa dall’inizio del ‘900 in Gran Bretagna dove cominciarono ad essere indossate simbolicamente dai tifosi. Successivamente vennero utilizzate ovunque nel mondo anche e nonostante i climi caldi. L’uso è così radicato che in Europa le tifoserie organizzate realizzano spesso sciarpe personalizzate in modo da poter creare anche delle coreografie, associate a cori e inni, durante o prima del match: ad esempio, tenendole sciarpe tese sopra la testa, si creano pareti di sciarpe di grande impatto.

Tessuti

La sciarpa per antonomasia è quella realizzata in lana. E’ quella che ci tiene caldo nelle fredde giornate invernali, nelle quali le temperature si abbassano di molti gradi. E’ quella che, magari, è stata confezionata con amore dalle abili mani di nostra nonna che, con in mano solamente un gomitolo e un ferro da maglia, ce l’ha realizzata come si faceva una volta. Ma le sciarpe non sono solamente quelle in lana. Ce ne sono per tutte le stagioni, realizzate con materiali diversi.

La lana è, infatti, solamente una delle tante soluzioni per realizzare sciarpe. Questo materiale è perfetto per la stagione invernale. Ma se si vuole utilizzare una sciarpa anche nel periodo primaverile, allora meglio optare per un tessuto molto più leggero e fresco, come può essere il cotone, che ripara dalle brezze primaverili, ma senza esagerare.

Sempre per la stagione fresca, c’è un altro tipo di sciarpa che viene utilizzata, ovvero la cosiddetta Pashmina, il materiale che ci arriva direttamente da una particolare capre tibetana. Per crearla si usa la stessa lana utilizzata per estrarre il cashmere, ma in una zona particolare dell’animale, ovvero il collo. Si tratta di un materiale molto prezioso ed elegante. Solitamente, le sciarpe realizzate in questo tessuto sono molto più grandi rispetto a quelle in lana o in cotone. Si tratta di una via di mezzo tra la sciarpa in lana e quella in cotone: un po’ meno calda della prima, un po’ più calda della seconda. Per la stagione calda, poi, abbiamo anche la sciarpa in seta: davvero molto elegante, grazie al prestigio che questa fibra di origine animale ha nel mondo dell’industria tessile.

Sempre elegante, ma questa volta ideale per la stagione fredda, è la sciarpa in pelliccia. Si può scegliere tra due opzioni: si può infatti decidere di indossare una sciarpa di pelliccia vera, oppure di indossarne una versione artificiale.

Dove acquistare

Per potere acquistare una sciarpa, ci si può rivolgere ai classici canali di acquisto dedicati ai capi di abbigliamento. Si può optare per un semplice negozio che tratta capi di abbigliamento di ogni genere. Sempre più spesso, infatti, chi tratta le linee di abbigliamento generiche, comprende anche nella collezione anche accessori quali la sciarpa, piuttosto che i guanti, piuttosto che i cappellini. Si può optare, ad esempio, per il negozio di fiducia sotto casa, oppure ci si può affidare alle grandi catene di distribuzione, come i negozi in franchising, che ormai si trovano un po’ dappertutto. Facendo un giro in un centro commerciale o in un grande magazzino, siamo sicuri che troverete molti negozi che trattano questo articolo. A seconda della stagione, potrete acquistare le diverse tipologie di sciarpe sopra descritte.

Se si cerca, invece, un capo particolare, magari che sia unico e realizzato in esclusiva per voi in maniera artigianale, si può anche scegliere un laboratorio tessile, come ce ne sono molti nel nostro paese, che confeziona ancora sciarpe non a livello industriale. In questo caso potrete scegliere direttamente il materiale con il quale volete che sia confezionata la vostra sciarpa, potrete sceglierne il colore e anche la modalità di realizzazione stessa.Anche il mercato della propria città può essere un ottimo luogo dove cercare una sciarpa adatta alle proprie esigenze.

Una terza via per poter acquistare la vostra sciarpa, infine, è quella classica dello shopping online, dove negozi virtuali, vi permetteranno non solo di scegliere quale sciarpa è più adatta alle vostre esigenze, ma anche di confrontare i prezzi per capire quale offerta sia la più vantaggiosa.

28. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Giacca da Uomo Causal – Come Sceglierla e Come si Indossa · Categorie:Abbigliamento

Una giacca non è solo una protezione contro il freddo, ma anche un inno alla moda che comprende una grande varietà di stili per le situazioni più differenti della vita quotidiana. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere le migliori giacche da uomo per abbigliamento casual in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.

Tipologie

Esistono una vasta gamma di modelli in stile casual tra cui scegliere, eccone alcuni

In pelle di montone: belli e funzionali, i capi in pelle di montone e quelli in finta pelle possono tenervi al caldo e farvi essere alla moda, in città o in campagna.
In lana: tenete a bada il freddo con un ricco e spesso soprabito in lana. Disponibili corte, di media lunghezza o lunghe, aggiungono un tocco di eleganza alle vostre passeggiate. Ancora più sontuosi di un soprabito in pura lana, sono i soprabiti in lana e cashmere.
Contemporanee: linee pulite, styling aggressivo e contrasti inaspettati contraddistinguono questo stile. Bomber, giubbotti jeans e velluto a coste sono alcuni esempi che rientrano in questa categoria.
In cuoio e pelle scamosciata: hanno uno stile forte, sicuro di sè e individuale che non passa mai di moda. Bomber e blazer corti o lunghi, disponibili in un arcobaleno di colori, rispecchiano qualsiasi personalità.
Sportive: affrontate qualsiasi tempo, dalla brezza primaverile alle bufere invernali in giacche sportive, giacche a vento o anorak. Chiusure in velcro, storm flap e polsini elasticizzati vi terranno al caldo e all’asciutto per tutto l’anno.
In pelle e finta pelle: permettono di affrontare meglio il freddo invernale.
Impermeabili: in caso di previsione di pioggia o nebbia, gli impermeabili vi proteggeranno dalla tempesta. I classici trench che arrivano all’altezza della vita sono disponibili in diversi colori e stili, realizzati da un’ampia gamma di designer.
Gilet: sempre di moda, i gilet sono un’opzione divertente e casual per i giorni nei quali volete un aspetto vivace. I modelli imbottiti vi faranno sentire al caldo e coccolati con qualsiasi tempo.

Tessuti

Ogni materiale ha caratteristiche che rende il nostro capo di abbigliamento adatto a situazioni differenti tra loro, vediamo insieme i principali materiali utilizzabili nello stile casual

Pile: il pile è così leggero, comodo e casual che lo amerete se avete uno stile di vita attivo. Pile polare è il nome generico per una varietà di tessuti in pile, in genere in poliestere, che mantengono al caldo e all’asciutto. Il Pile Polare originale è stato creato da Maiden Mills.
Nylon: le giacche in nylon sono solide, resistenti, regolabili e vanno bene in tutte le condizioni atmosferiche. Giacche a vento e giacche da sci sono buoni esempi. Per materiali traspiranti e impermeabili, cercate i tessuti laminati.
Cuoio: giacche in cuoio o in pelle scamosciata di vacca o agnello vi metteranno al centro dell’attenzione. Ricami, accenti metallici e scelte di colore inaspettate esalteranno ancora di più la vostra personalità.
Microfibra: due volte più sottili della seta, e con una rifinitura incredibilmente morbida al tatto, le giacche in microfibra sono disponibili in quattro varianti: microfibra acrilica, microfibra in nylon, microfibra di poliestere e rayon.
Lana: oggi non si utilizzano più soltanto la lana di pecora o di agnello, le giacche in lana possono essere realizzate in lussuoso cashmere, angora, lana di cammello, alpaca, lama, o vicuña.
Pelle scamosciata: la pelle scamosciata si ottiene attraverso la lavorazione del cuoio. Un tessuto effetto scamosciato è un tessuto sintetico.
Gore-Tex: il Gore-Tex è un tessuto resistente all’acqua, al vento, traspirante, che allontana l’umidità dal vostro corpo tenendovi al caldo. E’ disponibile in una composizione a due strati, leggera, o in una più pesante a tre strati. Il Gore-Tex XCR offre una maggiore resistenza all’umidità in caso di intense attività all’aperto. Se vi piacciono le escursioni, considerate le comode giacche in leggero Gore-Tex Paclite. I tessuti in Gore-Tex soft shell sono un’ottima scelta per chi cerca abiti morbidi e a prova d’acqua che siano leggeri, traspiranti e mantengano al caldo.
Windstopper: i tessuti Windstopper sono resistenti al vento, leggeri e traspiranti. Questi morbidi tessuti formano uno strato resistente all’acqua e isolante.
Dryloft: il Dryloft, un tessuto resistente all’acqua e al vento, spesso utilizzato per i parka, allontana l’umidità dal vostro corpo ed è un materiale isolante.

Come scegliere

Che vi piacciano le gite all’aperto, o amate gli abiti sportivi, considerate alcune caratteristiche che ne aumentano il comfort, la durata e la versatilità, mantenendo inalterata la resistenza agli elementi.

Cappucci rimovibili: un cappuccio rimovibile offre una protezione aggiunta nei confronti di sole, neve, pioggia o ghiaccio. Per una copertura completa, cercate versioni con scalda viso regolabili.
Tasche: riponete grossi guanti da neve in tasche espandibili, tenete a portata di mano gli occhiali da sci conservandoli nelle doppie tasche accessibili dall’esterno o dall’interno della giacca, e mettete al sicuro oggetti di valore come il passaporto o il vostro telefono cellulare all’interno di tasche nascoste, perfette per chi viaggia.
Controllo del clima: alcuni tessuti tecnici sono in grado di allontanare l’umidità e impedire al vento e al freddo di penetrare all’interno.
Sistemi 3 in 1: siate pronti a tutto in una giacca multi-stagione con pile interno rivoltabile. In questo modo potrete affrontare tutti i cambi di temperatura. Cercate giacche realizzate in materiali impermeabili o resistenti all’acqua.

20. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Abbigliamento Donna Mare – Come Scegliere · Categorie:Abbigliamento

Perché non sfoggiare la moda anche al mare? Sono molte le soluzione che possiamo apportare al nostro abbigliamento da spiaggia ottenendo un risultato più trendy. Vediamo cosa fare.

Pareo
L’obiettivo principale del pareo è quello di coprire i fianchi e metà gambe. Per questo motivo va legato attorno alla vita. Tuttavia, può essere utilizzato anche diversamente. Se legato al collo, diventa un vestito, in grado di coprire anche il busto e da usare sia in spiaggia che in altri luoghi. È importante che il pareo venga sempre scelto in abbinamento al costume, ai colori di quest’ultimo.

Caftano
Il caftano è una tunica lunga e larga di origine araba, dalle maniche lunghe o corte. Esso può essere utilizzato in vari modi. Come copricostume ma anche per feste mondane. Il caftano, infatti, è un indumento dal fascino particolare, molto adatto anche per quelle donne con qualche chilo in più.

Copricostume
Il copricostume rispetto al pareo è molto più pratico da utilizzare e soprattutto può essere indossato anche in luoghi diversi dalla spiaggia, magari per una festa meno formale, in abbinamento a dei jeans o a degli short. Anche il copricostume va abbinato ai colori del costume. Quest’azione può sembrare futile in quanto il costume sotto il copricostume non si vede, ma quando, una volta in spiaggia, vi spoglierete l’effetto deve essere il più armonioso possibile.

17. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Abbigliamento Jogging – Come Scegliere · Categorie:Abbigliamento

Se avete deciso di praticare la corsa, e siete dunque dei principianti, è bene, prima di lanciarvi in questo sport, procurarsi l’attrezzatura adeguata. La corsa è un’attività che, fortunatamente, non richiede un grande equipaggiamento, ma l’utilizzo di un determinato abbigliamento piuttosto di un altro non può che favorire l’allenamento. Vediamo, allora, cosa indossare per fare jogging.

Scarpe running
La prima cosa da valutare sono le scarpe. L’azione esercitata dalle scarpe durante l’allenamento è fondamentale, poiché è da essa che dipende il comfort dei piedi e di conseguenza l’effetto della corsa sul corpo. Per questo motivo è consigliabile acquistare scarpe del numero giusto e di un materiale in grado di ammortizzare l’impatto del piede sul terreno. Inoltre, è buona norma sostituirle dopo un percorso di almeno 100 km circa.

Calze sportive in materiale tecnico
Anche la scelta delle calze è importante per lo jogging. È consigliabile indossare calze più spesse rispetto a quelle normalmente adoperate oppure dotate di imbottitura. Inoltre, devono calzare alla perfezione e dunque non essere né troppo larghe né troppo strette.

Misura degli indumenti
Gli indumenti indossati devono essere della misura giusta, in modo da non impedire la regolare circolazione sanguigna e in grado di assorbire l’umidità prodotta durante la corsa. È preferibile, pertanto, che le donne indossino un reggiseno di tipo sportivo e gli uomini dei pantaloncini a compressione. I pantaloncini ideali sono quelli che arrivano a metà coscia. Questi sono perfetti per i principianti, in quanto non impediscono l’allenamento e non mettono in imbarazzo.

Giacca impermeabile
I corridori esperti sono già provvisti di tutta l’attrezzatura adeguata per la corsa. Tuttavia, ci sono degli indumenti tipici che possono indossare in casi particolari. Uno di questi è, ad esempio, la giacca da corsa impermeabile, adatta a quei corridori abituati ad allenarsi tutti i giorni, anche in caso di pioggia. Grazie a questa giacca il corridore può proteggere il proprio abbigliamento dall’acqua, senza necessariamente cambiarlo e dunque correre il rischio di raffreddarsi. Questo indumento può essere scelto anche in tinte forti, tali da permettere una maggiore visibilità durante la corsa.

Abbigliamento per l’inverno
La corsa è uno sport che può essere praticato sempre, anche nei mesi invernali. È, infatti, sbagliato pensare che correre quando fuori fa freddo possa farvi ammalare. In realtà, durante la corsa svilupperete un calore tale che il freddo rappresenterà esclusivamente un giovamento. Ci si ammala solo se siete fermi oppure indossate un abbigliamento non adatto. Nel caso, allora, di allenamento durante il periodo invernale è buona norma indossare
-Scaldamuscoli
Sono un ottimo accessorio per mantenere le gambe e le braccia calde durante l’allenamento. Nel caso di caldo eccessivo, poi, possono essere tolti e riposti in tasca o legati alla vita.
-Cappello
Un cappello di lana o di tessuto traspirante è l’ideale per coprire la testa e conservare il calore. È preferibile indossarne uno non troppo pesante, in modo tale da riporlo in tasca quando lo togliete. In commercio vi sono vari modelli, tra cui anche quello con l’ipod incorporato.

Oltre l’abbigliamento adatto, se avete intenzione di allenarvi con il freddo, occorre prendere anche alcune precauzioni. Una di queste è quella di effettuare un allenamento non troppo prolungato, che vi permetta di mantenere il giusto ritmo e resistenza anche nel gelo. Se è buio diventa fondamentale l’utilizzo di una luce per correre. Portate sempre con voi un cellulare, se questo non vi è possibile allora comunicate a qualcuno il percorso seguito in modo che possa raggiungervi in caso di imprevisti.

14. Novembre 2020 · Commenti disabilitati su Smoking – Come Sceglierlo e Come si Indossa · Categorie:Abbigliamento

Se si desidera indossare un abito completo da uomo molto formale e si deve partecipare ad un evento serale, con inizio dopo le ore 18, si può scegliere lo smoking. E’ adatto per serate di gala, per il casinò, o per le prime teatrali in platea o nei palchi. Non viene considerato come un abito da cerimonia, quindi è ritenuto inappropriato per matrimoni o simili.

Nonostante i cambiamenti della moda nel corso del tempo e le relative modifiche apportate all’indumento, è possibile evidenziare alcune regole sartoriali da seguire e alcuni accessori ineliminabili per uno smoking elegante.

Giacca
La giacca dello smoking è di solito di colore nero, anche se molto elegante è considerato la versione “blu midnight”, introdotta per la prima volta dal duca di Windsor. Occorre precisare tuttavia che sono presenti modelli di vari colori, molto diffusi soprattutto negli anni 60, come il tartan, il rosso ed altri. Per la stagione estiva, nello specifico per i ricevimenti all’aperto, non è raro imbattersi in smoking con giacca bianca, anch’essa diffusa negli anni ’50, ’60, abbinata però ad accessori di colore tradizionale. I tessuti della giacca da smoking possono variare notevolmente: lana, vigogna, alpaca, twill sono i più diffusi, scelti a seconda dei gusti personali.
Per quanto riguarda il modello, esistono giacche monopetto o doppiopetto: le prime sono ad un bottone, e devono sempre essere tenute aperte, eccetto durante i balli; le seconde presentano due bottoni e vanno tenute sempre abbottonate. Un’ultima precisazione sui revers: sono in satin di seta, e lo stesso tessuto ricopre i bottoni. Essi possono essere a lancia o scialle: quest’ultimo modello richiama maggiormente l’originale “smoking jacket”.

Farfallino
Il farfallino è una delle componenti fondamentali dello smoking. Per una maggiore eleganza, è consigliabile che esso sia annodato a mano e che sia a tinta unita: generalmente è in pandant con la fascia, e molto diffusi sono papillon rossi o verdi; non bisogna indossare farfallino bianco nello smoking, in quanto riservato al frac. Il classico papillon è tuttavia nero, colore che da origine alla denominazione “cravatta nera”. In effetti, nei biglietti d’invito per le serate di gala, si legge “Dress: black tie”, abbreviazione di “Black bow tie”. “Tie” richiama la cravatta, mentre “bow tie” significa farfallino. Dunque tale invito richiederà l’abito da sera con papillon nero, e non con una semplice cravatta nera. Il materiale di cui generalmente è composto il farfallino, è la seta o il raso, tessuti che contribuiscono ad conferire un tono ancor più elegante.

Camicia
La camicia da indossare sotto la giacca da smoking presenta delle caratteristiche ineliminabili, da tenere sempre in considerazione. Innanzitutto il colore non può variare e deve sempre essere bianco, così come non cambia il modello a maniche lunghe. La camicia può essere di cotone o lino, rigorosamente con polsini doppi, rivoltati verso l’esterno e fissati con dei gemelli. Un altro elemento fondamentale è quello della plissettatura: il capo deve presentare quindi una serie di pieghe verticali del tessuto sulla parte anteriore, per riempire e rendere gradevole alla vista lo spazio immediatamente sottostante il farfallino. Ovviamente la plissettatura non ha alcune funzione pratica, ma esclusivamente ornamentale. In un indumento elegante quale lo smoking, tutti i dettagli devono essere curati e scelti con attenzione. Si pensi ai bottoni della camicia, che devono essere di madreperla o di gioiello abbinato ai gemelli. In alternativa l’intera fila dei bottoni può essere ricoperta da una striscia di tessuto che li nasconde, nel caso in cui non siano presenti le asole doppie. Un’ultima indicazione riguarda il colletto della camicia, che non può essere senza punte o button-down, in quanto troppo sportivo. Va portato rigorosamente ribattuto verso il basso, e non con le punte alzate, rivoltate verso davanti. Tale modo di indossarlo, chiamato “ad aletta”, non è indicato per lo smoking, ma è una peculiarità del frac.

Panciotto o fusciacca
Sopra la camicia e sotto la giacca da smoking, si indossa un altro indumento di grande eleganza: si tratta del panciotto, che può essere sostituito da gilet o fusciacca. Questi capi d’abbigliamento hanno la funzione di nascondere le bretelle, devono essere neri (anche in caso di giacca bianca) e dello stesso tessuto dello smoking. Il gilet si differenzia dal panciotto per il taglio che presenta, molto più svasato e abbottonato solo in un punto: in tal modo la parte superiore è coperta dalla giacca, ed è visibile solamente lo sparato della camicia. La fusciacca è invece un indumento particolare rispetto agli altri due: si tratta di una cintura di raso nera che presenta un’allacciatura sul dorso. Essa deriva dalle uniformi anglo – indiane, successive alla prima guerra mondiale. La fusciacca, denominata anche “cummerbund”, può presentare un piccolo taschino, deve essere dello stesso colore del farfallino, ed è costituita da una plissettatura nella parte anteriore.

Pantaloni
I pantaloni da smoking sono caratterizzati da alcune peculiarità che conferiscono particolare eleganza. Essi devono essere di colore nero e non presentano né risvolto né passanti per la cintura, in quanto, come noto, sono previste delle bretelle sottili e discrete per sorreggere il pantalone. La caratteristica che li distingue è il gallone, una sottile banda di raso nero che ricopre le cuciture esterne in tutte e due le gambe, dalla vita all’orlo. I pantaloni del frac sono al contrario contraddistinti da due galloni per lato.

Calze
Anche le calze devono essere accuratamente scelte e selezionate: devono essere nere e lunghe fino al ginocchio; spesso sono di seta, molto sottili, e non presentano né costine né disegni o fantasie.

Scarpe
Oggi si tende ad indossare con lo smoking scarpe Oxford in cuoio, lisce e lucidate a specchio, con le stringe. Esse si differenziano dalle tradizionali scarpe, dette “pumps” ovvero “pantofoline”, che erano scollate, senza lacci, e di vernice, estremamente lucide. Al posto delle stringhe presentavano un fiocco di seta.

Altri accessori
Si consiglia di indossare all’occhiello della giacca un garofano o qualsiasi altro fiore di colore rosso – non bianco, colore riservato al frac – scelta preferita rispetto al fazzoletto da taschino.
Che cosa indossare nella stagione invernale, sopra lo smoking? Si può scegliere tra un cappotto o un soprabito di colore grigio o nero, ricordandosi di evitare la mantella a ruota, destinata
esclusivamente al frac. Si può indossare invece una sciarpa bianca di seta che, pur nascendo anch’essa per il frac, è ora accettata anche abbinata allo smoking. Per quanto riguarda il cappello, si può scegliere con una certa libertà, ma si tende solitamente ad indossare un cappello classico di colore nero, modello Borsalino.