14. Giugno 2021 · Commenti disabilitati su Calze Donna – Come Scegliere · Categorie:Abbigliamento

Le calze non servono solo per riparare le gambe dal freddo, oggi sono considerate un vero e proprio accessorio di moda e per questo ne esistono tantissimi modelli. Vediamo con questa guida all’acquisto quali sono le tipologie più diffuse e come scegliere quelle giuste per ogni occasione.

Anche se può essere vero che acquistarle può non essere la cosa più stimolante da fare, le calze rappresentano una parte essenziale del guardaroba. Che vogliate vestirvi per una serata speciale o per gli impegni di tutti i giorni, ecco alcuni consigli per scegliere le calze adatte a ogni occasione.

Collant
I collant hanno lo svantaggio di essere particolarmente soggetti a rottura. Anche se non si tratta del tipo di calze più resistenti, contribuiscono a dare alle gambe un aspetto elegante e uniforme, pertanto non possono davvero mancare nel proprio guardaroba. Lo spessore dei collant viene espresso in denari (all’aumentare dei denari aumenta lo spessore) e ne esistono molti tipi diversi a seconda dell’occasione per la quale dovrete indossarli e delle vostre preferenze.

Calze da ginnastica
Dal momento che quando si fa sport si tende a sudare molto, è bene disporre di più paia di calze da ginnastica. Se le indossate spesso anche per altre occasioni, come andare a lavoro o a fare una passeggiata, dovrete anche munirvi di un buon prodotto deodorante per le scarpe.

Leggings
Ne esistono molti tipi diversi, sia per quanto riguarda lo spessore che per i motivi decorativi.

Calze con disegni
Per chi si sente ancora una bambina, queste sono le calze perfette. Ne troverete tantissimi tipi, da quelle con sopra disegnate stelle e strisce a quelle con cani e gatti. Le calze con disegni sono perfette per chi desidera un look originale e divertente.

Scaldamuscoli
Sono tipici degli anni ottanta e sono perfetti per chi desidera sfoggiare un look originale e un po’ vintage. Non importa per quale occasioni decidiate di indossarli: per quanto cercherete di essere discrete, gli scaldamuscoli vi faranno sicuramente notare.

Calze al ginocchio
Le calze che arrivano al ginocchio sono perfette per tenere le vostre gambe al caldo. Se non vivete in un clima freddo, possono comunque essere divertenti da indossare con una gonna originale o per sport come il calcio. Troverete moltissimi tipi tra i quali scegliere, da quelle con motivi semplici come le righe, a quelli più elaborate.

Collant
Chi di noi (ovviamente stiamo parlando tra donne..!) non ha mai indossato un paio di collant? Il collant è un elemento essenziale, che rende le gambe delle donne sexy e seducenti e che sotto alcuni abiti fan davvero la differenza. Ma da dove prendono origine queste calze così delicate ma che sono per una donna irrinunciabili e per un uomo senz’ altro irresistibili?
Fu Allen Grant che li inventò nel 1959, utilizzando il nylon come materiale. l’idea della calzamaglia, come già detto, era nata fin dal Medioevo, ma l ‘utilizzo di questo nuovo materiale risultò innovativo. Il collant è costituito da due calze che coprono ogni gamba e che vengono tenute insieme e cucite tramite un apposito sostegno, con lo scopo di evitare l’utilizzo della giarrettiera. Il collant è piuttosto comodo, anche se bisogna alternarne l’uso con altri modelli, in quanto possono provocare se indossati troppo continuamente problemi di traspirazione. Per questo e per altri motivi di ordine estetico, l’utilizzo dei collant oggi è in leggero declino, poiché molte donne scelgono di indossare le autoreggenti. Le autoreggenti hanno le stesse caratteristiche rispetto ai materiali del collant, con l’unica differenza che le due calze non sono unite dal sostegno, ma restano l’una indipendente dalla altra.
All’estremità superiori di ogni calza è posizionato un elastico che non stringe troppo, ma che riesce a non far scivolare giù la calza. Spesso questi elastici sono abbelliti da pizzi e ricami e per questo le autoreggenti sono il simbolo della femminilità e della seduzione. I collant, come anche le autoreggenti, si avvalgono delle stesse misure dell’intimo, iniziano da una prima misura, a una quinta o sesta, a seconda dei modelli. Ogni misura tiene conto di due elementi: l’altezza della donna che li deve indossare ed il peso. Quando acquistate i collant, scegliete bene la misura giusta per voi, evitando sia le misure eccessive, che quelle troppo piccole. I collant, infatti, se indossati della misura sbagliata, sono realmente scomodi.
Spessore e trasparenza di un collant sono determinati da un’unità di misura chiamata denari. Il valore dei denari corrisponde al peso in grammi di 9000 metri di filo, utilizzato per produrre la calza: se una calza ha 20 denari, significherà che 9000 metri di filo usato per la sua tessitura avranno avuto un peso di 20 grammi. Dunque, più è basso il numero di denari, più l’indumento sarà trasparente; viceversa con un valore elevato di denari, la calza sarà molto coprente e resistente.

Le calze sono facilmente reperibili in molti negozi di biancheria intima; anche negli ipermercati è possibile scorgere reparti dedicati all’esposizione di tanti modelli. Solitamente nei negozi generici, però, si ha una ridotta possibilità di scelta e a volte manca l’assortimento o le ultime particolarità che la moda propone. Se avete esigenze particolari, cercate ad esempio un colore non facile da trovare, o volete una calza particolare che non riuscite a reperire ovunque, meglio indirizzarvi nei negozi specializzati. Solitamente in tutte le grandi città esistono di questi negozi in franchising, che vendono ogni tipo di calza: dal gambaletto al pantacollant, dalle autoreggenti alle calze per lo sport.
In particolare, è facile trovare in tali negozi anche le calze più di tendenza del momento, come i pantacollant, solitamente realizzati in cotone o lurex, bellissimi sotto le minigonne. Si trovano in diversi colori ed anche a fantasia, con stelle, cuori e pois disegnati. l’alternativa ai classici acquisti in negozio, quelli on- line, che consentono un notevole risparmio, anche perché spesso sono i negozianti stessi a vendere le calze in stock. Infine, un ultimo consiglio è quello di acquistarne di particolari anche per regalarle a qualche vostra amica: sempre più gente sceglie di fare questi regali per occasioni come Natale o compleanni. Magari potete regalare calze spiritose ed abbinarle ad una canotta con la stessa tinta, che troverete sicuramente nei numerosi negozi di intimo della vostra città.

28. Maggio 2021 · Commenti disabilitati su Come Scegliere Abbigliamento Sostenibile · Categorie:Abbigliamento

Al momento di acquistare un capo d’abbigliamento nuovo, specialmente se per il nostro bambino, è consigliabile prima vedere cosa offre il mercato dell’usato.

Spesso molte persone buttano o donano capi d’abbigliamento ancora in buone condizioni; è stimato che circa il 45% degli abiti di seconda mano sia ancora utilizzabile. L’abito di seconda mano presenta una tutta una serie di vantaggi che lo rendono una valida alternativa ad un capo d’abbigliamento nuovo; un capo di seconda mano presenta questi vantaggi:
Acquistando un capo di seconda mano è possibile evitare la produzione di altro materiale tessile per un capo nuovo; in tal modo è possibile contribuire alla tutela dell’ambiente.
Irrita molto meno la pelle rispetto ad un capo nuovo; questo perché il capo di seconda mano è stato lavato più volte, quindi le sostanze chimiche presenti su di un capo nuovo sono state lavate e diluite; alcune ricerche hanno dimostrato che ” i bambini che vestono capi di seconda mano, sono più sani di quelli i cui genitori comprano il nuovo abbigliamento alla moda”. Questo vantaggio però non vale anche per le scarpe usate, questo perché scarpe di seconda mano sono deformate seguendo la forma del piede del proprietario originario e possono provocare posture scorrette e difficoltà nella camminata.

Come scegliere abiti nuovi

Controllare sempre la composizione delle fibre che costituiscono il capo d’abbigliamento che andiamo ad acquistare; evitare, se possibile, di acquistare un capo in fibra sintetica, questo perché le allergie dovute a fibre sintetiche sono in aumento; inoltre le fibre sintetiche possono provocare alcune disfunzioni dovute all’accumulo di energia, ad esempio un aumento dell’energia statica.
Secondo le vigenti normative nel campo dell’etichettatura, non è necessario dichiarare la presenza di fibre che non superino il 2% del peso totale del capo; quando si decide di comprare un capo con etichettatura “100% cotone” bisogna ricordarsi che esiste la possibilità della presenza di fibre estranee; inoltre, nei capi con “fibre miste”, le attuali normative non impongono di elencare nel dettaglio ogni singola fibra salvo che questa non sia presente con un quantitativo che rappresenti almeno il 30% del peso totale.
Dopo aver acquistato un capo nuovo, è consigliabile lavarlo almeno una volta prima di indossarlo; quest’accorgimento permette di lavare via parte delle sostanze chimiche che ricoprono un capo nuovo, usate per la conservazione dell’abito durante il tragitto e nel negozio.
Controllare sempre che modalità di lavaggio e pulizia siano ben segnalate sull’etichetta del capo.
Non acquistare mai, se possibile, capi d’abbigliamento che richiedono un lavaggio chimico: questa tipologia di lavaggio è molto inquinante e non igienizza allo stesso modo di un normale lavaggio a caldo, senza contare che presenta un costo maggiore; inoltre il lavaggio chimico a basse temperatura non disinfetta il capo e questo può essere causa della trasmissione di alcune malattie della pelle.
Quando è possibile, comprare capi d’abbigliamento la cui produzione ha rispettato standard che tutelano la natura e la dignità umana.

Rispetto per l’ambiente

Per controllare che la produzione di un capo d’abbigliamento abbia rispettato gli standard ambientali, è possibile verificare che sull’etichetta del capo sia presenta una delle due seguenti diciture
Better
Parametro indicante che il capo d’abbigliamento non ha subito alcun tipo di trattamento chimico successivamente alla raccolta della materia prima;
Best
In questo caso le fibre che compongono l’abito provengono da campi dove è praticata la coltivazione biologica oppure da allevamenti protetti.
Specialmente quando si decide di comprare un abito in cotone, è meglio accertarsi che sia presente la dicitura “best”, questo perché il cotone è coltivato in campi monocoltura e con l’uso intensivo di concimi, pesticidi e sostanze da sfrondatura.

Rispetto dei diritti dei lavoratori

Oltre che controllare gli standard ecologici, è importante verificare che la produzione del nuovo capo d’abbigliamento rispetti standard eticamente sostenibili. Bisogna verificare che le condizioni di lavoro nel Paese nel quale è stato prodotto l’abito rispettino la dignità umana, che nel suddetto Paese sussistano le condizioni necessarie affinché il lavoro non si trasformi in semplice sfruttamento della manodopera debole e che il capo non sia frutto del lavoro minorile.

Sfortunatamente molte compagnie, anche famose, preferiscono far produrre i propri abiti in Paesi dove non sono garantiti i diritti umani e dove la manodopera costa poco. Per questo motivo bisogna sempre richiedere informazioni sul Paese di provenienza dell’abito e sulle condizioni di lavoro esistenti. Inoltre è sempre meglio comprare pochi vestiti di qualità che molti di scarsa qualità.

14. Maggio 2021 · Commenti disabilitati su Scarpe da Ballo – Come Sceglierle · Categorie:Scarpe

Le scarpe da ballo sono calzature realizzate appositamente, per aiutare ballerini ed amanti della danza a muoversi con facilità e sicurezza.

Caratteristiche

Tralasciando la grande importanza che hanno abbigliamento e costumi per il ballo, concentreremo la nostra attenzione più nello specifico in merito alla vasta scelta di scarpe esistenete sul mercato. Le calzature hanno una grande rilevanza non solo dal punto di vista estetico e dell’armonia, ma anche dal punto di vista della comodità, poiché su questa si basano i movimenti e i passi di danza.

Se pratichiamo danza classica, distinguiamo solitamente due generi: per i principianti e coloro che sono alle prime armi è necessario l’uso delle mezze punte (costo circa 20-27 euro) ; per i professionisti ormai a livelli di allenamento molto più avanzati, sono richieste le punte (circa 60 euro).

Cambiando totalmente genere e passando quindi al genere funky- hip hop, opteremo per una scarpa dal plantare flessibile e facilmente estensibile. Insomma qualsiasi disciplina ha le proprie caratteristiche tecniche, ma la regola non cambia: ogni ballo come ogni persona ha le proprie esigenze che una scarpa comune difficilmente può soddisfare. Ogni ballerino, professionista o dilettante, pretende la massima efficienza. Quindi indossare le scarpe adatte non significa soltanto scarpe in linea con lo stile della danza, ma anche scarpe comode, adeguate che ci permettono di fare il nostro massimo.

Tango

Per darvi un’idea della grande vastità e diversità delle calzature tipiche di ogni ballo vi presento un breve elenco dei balli esistenti e più diffusi tra la gente. La premessa è che ad ogni genere va adattata la scarpa più idonea. Iniziando con il tango,considerato il ballo della passione per eccellenza, esso ha tre variazioni
-tango argentino
-tango da sala
-tango standard

La calzatura richiesta in questa disciplina richiede una grande cura nella scelta: essa deve calzare in maniera perfetta, aderendo al piede totalmente, evitando di sfregare con parti del piede che a lungo andare possono provocare bolle fastidiose e dolorose. La ballerina di tango indossa una scarpa aperta con dei lacci ad incrocio sul collo del piede ed un tacco tra i 4 e gli 8 centimetri.

La scelta del tacco dipende dal vostro grado di preparazione e dal fatto che possiate o meno essere abituare a portare tacchi più alti. Il ballerino, invece, ha una scarpa chiusa, che deve essere morbida e comoda fin dalla prima volta che vengono indossate. In questo caso il tacco ha un’altezza tra i 3 e i 5 centimetri, La suola più adatta che permette i movimenti tipici di questo ballo è quella di cuoio; evitate se possibile le suole di gomma. Mi raccomando anche a non trascurare le vostre scarpe dopo averle acquistate. Di tanto in tanto passate sulla superficie una crema neutra; evitate le creme colorate.

Liscio, Tip Tap e caraibiche
Se la vostra passione è il ballo liscio, saprete sicuramente che esso comprende: la mazurka, la polka e il valzer. Tra queste tre versioni ci sono moltissimi punti in comune ma anche delle differenze in merito alle battute, alle figure e ad altri elementi tecnici di esecuzione. In questo caso, è necessario che voi acquistiate un paio di scarpe con un tacco il più stabile possibile e con tenuta sulla caviglia. In tal modo eviterete che durante il movimento la scarpa possa scivolare via.

Troverete scarpe per il liscio sia aperte che chiuse. Per gli amanti del tip tap, la scarpa è a dir poco caratteristica. Questo ballo richiede scarpe molto particolari, dette “ claquettes”; esse sono costituite da elementi in ferro, in modo che ad ogni tocco sul pavimento venga prodotto un suono particolare. Il tipico rumore che dà proprio il nome alla disciplina è dato, quindi, da un tacco con rinforzo in ferro.

Le scarpe migliori per i balli caraibici sono in pelle scamosciata e nylon. La suola di queste calzature è particolarmente adatta ai movimenti tipici del ballo. Il tacco deve prevedere un sistema che assorba i colpi, come ad esempio cuscinetti che permettono di attutire il contatto tra piede e suolo e offrono comodità e agio ai ballerini. Le marche migliori che producono calzature per il ballo sono : Paoul, Bloch, Bleyer, Venturelli.

Danza classica

Le scarpe per la danza classica, come molti sanno, sono le punte. Esse prendono origine intorno al 1700, quando venivano indossate da ballerini di sesso maschile. Solo un secolo dopo diventano prerogativa femminile, in particolare è il 1820 l’anno decisivo per l’utilizzo delle punte, anno in cui viene realizzato il primo balletto esclusivamente sulle punte.

Le punte sono calzature rinforzate che permettono la ballerina di alzarsi con tutto il peso sulle prime tre dita del piede. Le mezze punte, invece, vengono per lo più utilizzate durante le fasi iniziali di studio di danza classica. Questo tipo di calzatura permette ai ballerini di danzare sulle punte dei piedi e consta di tre parti principali: tomaia, imbottitura e soletta. La tomaia è quella parte in raso che copre il piede esternamente.

L’imbottitura è la parte più dura e comprende le punta vera e propria della scarpa. Infine la soletta, rigorosamente in cuoio e cucita internamente. E’ importante scegliere accuratamente le punte, perché una scarpa poco professionale potrebbe dar luogo a particolari fastidi. Le vesciche, ad esempio, sono provocate dallo sfregare il piede contro la parte interna della scarpa.

Come Scegliere

Ogni ballo richiede una specifica scarpa, per migliorare le prestazioni e rendere più agevoli i passi che caratterizzano la coreografia. Per ogni stile c’è la sua scarpa, e guai a confondere una scarpa da balletto classico con una da flamenco. Per i neofiti, segnaliamo qualche piccola nota per imparare a destreggiarsi nel mondo del ballo, ma soprattutto in quello delle scarpe di danza.

Indipendentemente dai modelli e dai passi che dovete eseguire, ci sono alcune regole che vanno imparate a priori. Per prima cosa, la scarpa deve essere molto comoda. Per non sbagliare, è consigliabile provarla dopo una sessione di danza, o comunque in orario tardo pomeridiano, quando il piede è più gonfio. Non limitatevi a provare la scarpa osservandone la lunghezza, ma effettuate dei piccoli accenni ai passi che dovete fare. Proprio per questo motivo, evitate gli acquisti on line che non vi permetterebbero né di vedere la qualità della scarpa, né di testarne la comodità. La scarpa da ballo deve poi essere morbida, e questa caratteristica riesce non solo a farle uniformare meglio al vostro piede, ma vi consente anche di prendere un numero in meno rispetto alle vostre scarpe di tutti i giorni.

Passiamo ora alle specifiche di ciascuna scarpa da ballo. Per la danza classica, è necessario che tutte l’attenzione sia rivolta alla “punta”. In realtà, si può acquistare questo tipo di scarpe solo dopo un lungo periodo di allenamento, che vi avrà indirizzato verso il corretto esercizio del piede. Solitamente, per chi è agli inizi, vengono consigliate le scarpe con la mezza punta, per abituare il piede al movimento. Il costo per un paio di scarpe di buona fattura si aggira intorno ai 50 euro, mentre le scarpe mezza punta si rivelano ancora più economiche ( dai 18 ai 28 euro).

Chi deve invece eseguire balli come tango o flamenco, deve porre attenzione per la giusta misura in maniera ancora più elevata. La scarpa deve vestire perfettamente il piede, onde evitare sfregamenti che impediscano i movimenti e creino fastidiose vesciche. Il tacco va scelto in base alla vostra abitudine, ma anche in relazione all’altezza del vostro partner, sempre valutando che la sua altezza in media non supera gli 8,2 centimetri. Se le preferite con o senza laccetti è solo una questione di immagine, ma attente a notare se il piede risulta impedito o troppo stretto.

Per l’uomo invece andranno benissimo delle scarpe morbide e chiuse, con un tacco di poco più di tre centimetri. Se siete indecisi sul materiale della suola, meglio optare per il cuoio, che non vi dà particolari problemi di manutenzione come il bufalo. Le scarpe per i balli caraibici devono essere realizzate in modo tale da tutelare il piede da urti violenti. Dal punto di vista del materiale, meglio scegliere scarpe di nylon o in pelle scamosciata. Per attutire i colpi, andranno benissimo dei cuscinetti sulla suola interna.

Dove Acquistare

Le scarpe per il ballo si trovano nei negozi specializzati in articoli sportivi. Sicuramente per la particolarità del prodotto il consiglio è quello di evitare di acquistare on line se non si è assolutamente sicuri che sia proprio quella la nostra misura. Infatti, anche se per le normali calzature utilizziamo sempre la stessa misura, le scarpe per il ballo meritano un discorso a parte.

Avendo ciascuna scarpa una propria vestibilità non si può generalizzare, perché ogni scarpa va provata comodamente per evitare che a lungo andare ci rechi danno o dolori ai piedi. Nei negozi specializzati troverete un’ampia scelta di scarpe da ballo per i ballerini e le ballerine di ogni stile e di tutte le età.

Troverete scarpe per le danze caraibiche, per il tango, per il latino americano, il liscio, il tip tap, la danza classica, l’artistica, la moderna. Infine,un ultimo consiglio da seguire che può sembrare banale ma che non lo è affatto è di trovare il momento giusto per acquistare le nostre scarpe. Se potete privilegiate il pomeriggio per l’acquisto delle vostre calzature, quando i vostri piedi sono gonfi come dopo aver ballato. Per le misure ricordate che di solito le scarpe per il ballo vanno una misura più piccola di quella che portate abitualmente, per la mancata presenza del bordo.

28. Aprile 2021 · Commenti disabilitati su Cappotto da Donna – Come Scegliere · Categorie:Abbigliamento

Per stare bene nei propri vestiti, non basta solo che questi ci piacciano, è importante saper scegliere in base all’occasione, eventualmente alle mode, ma soprattutto in base al fisico. Solo una scelta ponderata in questo modo riuscirà ad esaltarvi, oltre che a far ammirare il vostro capo d’abbigliamento. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere il modello di cappotto per ragazza in base a criteri di stile, qualità, prezzo, moda, e corretta informazione per il consumatore.

Corporatura

Se, per esempio, siete di corporatura piuttosto robusta, con delle forme generose, non potete farvi sfuggire il classico cappotto nero, che snellisce oltre ad avere il pregio di abbinarsi con tutto. State attente però alla chiusura: è essenziale che non appiattisca le vostre forme. Una parte del problema può essere risolta scegliendo la giusta taglia, ma soprattutto, anziché i bottoni, potreste comprare un cappotto per ragazza con chiusura a cerniera. Per esaltare il punto vita e personalizzare il vostro cappotto, potete osare con una cintura in pelle o cuoio. Per le più magre, vanno benissimo anche i cappotti in doppio petto in tweed, o stile principe di galles. Se volete esaltare ancora di più questo capo, sfoggiatelo con mini abiti aderenti e stivali alti: sarete perfette per ogni occasione.

Per chi ha un fisico proporzionato e ama lo stile vintage non ci sono controindicazioni nella scelta di questo tipo di cappotto, da abbinare con accessori vistosi e colorati. Al di là dello stile del soprabito, alcune regole sono da tenere ben presenti: ad esempio, se avete per natura fianchi molto larghi, optate per dei cappotti che abbiano grandi tasche sul davanti. Se invece il vostro problema sono le cosce robuste, meglio un cappotto a tre quarti, che slancerà la figura.

Il trench è preferibile solo per le più alte. Per chi deve nascondere piccole imperfezioni, come pancetta o punto vita non ben definito, allora l’ideale è il cappotto stile impero. Un piccolo trucco a chi ha qualche chilo di troppo: le spalline riescono a slanciare di molto la figura. Se però avete spalle troppo larghe, scegliete dei poncho o delle mantelle, che nasconderanno e al tempo stesso addolciranno questo punto.

Colore

Vi sono diversi fattori per riuscire a sceglier il colore più adatto del vostro cappotto da ragazza, molto dipende dal proprio gusto personale, ma senza dubbio incarnato e colore dei capelli se presi in considerazione rendono il complesso ancora più bello. Cominciamo con chi ha un colorito pallido: il bianco è chiaramente un colore da evitare. Per le more invece i colori caldi come marrone, ruggine, o anche il beige sono al primo posto. Passando a nuances meno neutre, il verde, il giallo e le diverse tonalità di grigio stanno bene alle bionde, soprattutto se hanno gli occhi chiari. A chi ha la pelle più scura o ambrata non moriranno addosso colori shock come il blu elettrico, il fucsia e il porpora. Se siete tipi meno eccentrici, però, il bianco è una scelta ugualmente vincente.

I colori pastello sono adatti a quelle che hanno una carnagione pallida e i capelli castano chiaro. State ben attente a scegliere il colore in base al vostro fisico: i toni più accentuati catalizzano l’attenzione sulla vostra figura, ed è meglio quindi che siate magre se non volete attirare commenti imbarazzati. Senza dubbio non si sbaglia se ci si mantiene sul sobrio, soprattutto se il vostro make up è già abbastanza ricercato. Anche sotto questo aspetto, evitate di creare troppo distacco tra quello che indossate e il trucco che mettete. Se ad esempio avete acquistato un cappotto viola, e di solito usate un ombretto blu molto accentuato, l’effetto potrebbe essere troppo esagerato. Per il trucco, come raccomandano anche i visagisti, meglio optare per colori come il marrone oppure un rosa tenue, a seconda del tipo di pelle che avete.

Come Abbinarlo con Altri Capi

Per accentuare ancora di più il cappotto, oltre alla scelta del modello giusto, è opportuno non sbagliare gli abbinamenti. Scarpe, accessori.. tutto va attentamente calibrato. Ad esempio, un cappotto elegante fa tutta un’altra figura se calzate delle decolleté?, anche non eccessivamente alte, a meno che non ci siate abituate. Per chi ha già una statura elevata, vanno benissimo anche delle ballerine. Infatti, è possibile abbinare il casual con l’elegante, l’importante è trovare il giusto equilibrio. Per i cappotti corti meglio invece degli stivali, alti o alla caviglia, per non parlare delle comodissime scarpe da ginnastica, che vi daranno un’aria ancora più sbarazzina. Attenzione però a non adottare questo look se avete le gambe grosse! Degli stivali corti, infatti, otterrebbero solo l’effetto di farvi apparire ancora più tornite. Per chi ha le gambe magre, ottima invece la gonna corta o dei pantaloni che scendono stretti lungo le gambe. Con il cappotto a tre quarti, meglio non abbinare gonne lunghe, ma rimanere sul pantalone, o sul jeans se siete particolarmente casual nell’abbigliamento. Soprattutto, col jeans potete stare tranquille di non sbagliare con nessun modello di cappotto.

14. Aprile 2021 · Commenti disabilitati su Scarpe Donna – Come Sceglierle e Come Indossarle · Categorie:Scarpe

Elaborare una guida sulle scarpe, ed in particolare sulle scarpe da donna, può sembrare apparentemente semplice, ma se ci riflettiamo un pò ci troviamo di fronte ad un tema davvero articolato.

Storia

Le scarpe erano prodotte già in epoca preistorica; in questo periodo venivano realizzate con i materiali che la natura metteva a disposizione, prevalentemente pelli di animali e legno. A seconda del clima delle varie zone si facevano modelli più semplici, leggeri o, nei luoghi in cui la temperatura era molto bassa, imbottiti, per ripararsi dal freddo.

Chiaramente per quei tempi, data la difficoltà della produzione, le scarpe erano considerate un bene pregiato e per questo motivo non era affatto scontato che tutte le persone ne avessero un paio. Questa condizione cambia invece col passaggio all’epoca storica durante la quale la scarpa diventa un bene comune (per tutti, o quantomeno per la maggior parte!); si usano sempre materiali reperiti in natura: pelli e legno. Nel Medioevo venivano utilizzate anche delle pezze che erano semplicemente avvolte intorno ai piedi (pratico, efficiente ed economico direi!). Nel XVII secolo subentra una novità, un cambio di stile: le scarpe vengono infatti disegnate e realizzate col tacco, sia quelle maschili che quelle femminili.

Nel XIX secolo, con l’industrializzazione, le calzature iniziano ad essere fabbricate in grosse quantità e, a partire da questo momento, diventano un bene alla portata di tutti, questo almeno nei paesi sviluppati!!! Oggi la produzione di scarpe è incrementata ulteriormente e continua su grossa scala; ma si è perso ormai il punto di vista principale, la loro importanza, l’obiettivo per cui vengono prodotte. Non si pensa più alle scarpe come qualcosa di cui si ha bisogno ma come qualcosa di bello da portare ai piedi… sono diventate elemento di moda, di tendenza, di avvenenza. Si cerca forse solo di unire l’utile al dilettevole? E’ possibile! Ma secondo il mio punto di vista ormai all’utile si pensa poco, a volte infatti compriamo scarpe scomodissime con dei tacchi vertiginosi solo per un motivo: perché ci piacciono.

Tipologie

Quando ci si chiede “a cosa servono le scarpe?” in un primo momento la risposta sembra più che ovvia, poi però si rimane un po’ spiazzati… non è affatto scontato tale quesito, al giorno d’oggi soprattutto!! Se posta secoli fa la risposta era univoca: le scarpe servivano per proteggersi dal suolo, per non mettere i piedi a diretto contatto con la terra, per ripararsi dal freddo.

Ma, parliamoci chiaro, chi ci pensa più ormai a questo? Sono sicura che la stragrande maggioranza delle persone quando va a comprarsi le scarpe non è che pensa “eh si, devo proteggere i miei piedini dalle insidie del suolo”… che poi ciò sia vero, che esso sia il reale motivo per cui le acquistiamo è fuori discussione, ma non ci pensiamo assolutamente, o almeno passa in secondo piano: la motivazione primaria dell’esigenza è regredita nel nostro inconscio!

Ecco perché le scarpe si scelgono, ecco perché esistono infiniti modelli, infiniti tipi e infiniti negozi! Ormai non è più solo una questione di bisogno, ora diventa un fatto principalmente estetico, di gusto… è per questo che ognuno le compra per sé!! E quindi a cosa servono le scarpe?? Per coprirci ok, per un senso estetico pure… ma hanno anche altre funzioni! Col tempo sono aumentati i modelli e con questi sono aumentate le finalità!

Prendiamo ad esempio le scarpe ortopediche, per le persone anziane o per chi ha semplicemente problemi di schiena; non sottovalutiamo l’importanza della scarpa sotto questo punto di vista! Una scelta poco accurata delle calzature può portare problemi di salute, non dimentichiamolo! Altra funzione delle scarpe è strettamente connessa al mondo dello sport! Scarpe da ginnastica, da corsa, calcio, tennis insomma ce n’è per tutti i gusti, anche all’interno di ogni sport troviamo una tipologia specifica di calzatura, ma anche qui, attenzione attenzione, rientra la componente estetica: ormai ce ne sono talmente tanti modelli che ancora una volta non possiamo esimerci dal notare la sua presenza!!

Ed è così vera questa cosa che questo tipo di scarpa viene usata anche semplicemente per uscire fare una passeggiata e non necessariamente per praticare sport! Di modelli ce ne sono tanti e tanti l’abbiamo detto.. ma questo vale soprattutto per la scarpe da donna, incarnazione della vanità, del senso estetico, della bellezza, dell’appariscenza! E’ per questo che i modelli da donna sono migliaia di migliaia in più rispetto a quelli da uomo anche se negli ultimi anni l’uomo sotto questo punto di vista si sta dando da fare; è diventato infatti molto più “esteta” di prima, basti pensare all’infradito, non inteso solo come scarpa per il mare ma come calzatura vera e propria!

Prima era una prerogativa femminile, ora invece viene indossato tranquillamente anche dagli uomini! Però… per quanto l’uomo tenti, sotto questo punto di vista, di mettersi alla pari con la donna non ci riuscirà mai e poi mai, la differenza è abissale. Per rendercene meglio conto pensiamo ad un elemento distintivo della scarpa femminile: il tacco!!

Solo di tipologie di tacchi ne esistono un’infinità: l’intramontabile tacco a spillo, il modello anni 40 che ultimamente sta tornando di moda, il tacco quadrato,quello a “banana” dei camperos, giusto per citarne alcuni! Al di là di ciò il tacco è un’ arma vincente sotto molteplici punti di vista, il più evidente, a vantaggio delle non alte, è che regala quei centimetri in più che slanciano la figura! Un tacco alto e sottile tende inoltre a valorizzare la gamba e ad assottigliare la caviglia.. insomma, si combina l’utile e il dilettevole… anche se a volte, dilettevole non si direbbe proprio.. alcuni tacchi, soprattutto quelli alti, non sono esattamente confortevoli.. o almeno non quanto un bel paio di ballerine!! Ma d’altra parte come si dice “chi bella vuole apparire un po’ deve soffrire..” Attenzione ai tacchi troppi alti però!

L’altezza ideale sarebbe dai 3 ai 5 cm; oltre questa misura possono causare danni alla schiena, nonché alla circolazione e, di conseguenza, visto che stiamo parlando tanto della funzione estetica delle scarpe, faccio anche notare che tacchi vertiginosi possono essere una delle cause della nostra tanto odiata cellulite!!!

Sarebbe per cui il caso di trovare un giusto equilibrio tra bellezza e salute, cercando anzi di concentrarci in primis su quest’ultima e poi sul resto!! Altro modello di scarpe tornato di moda negli ultimi anni è suddetta ballerina. Semplice ed elegante allo stesso tempo, ormai anche di questa ce ne sono tanti e tanti modelli, dai più semplici ai più articolati… solo una cosa resta invariata: la punta,rigorosamente arrotondata che ormai sta soppiantando quella spigolosa che è andata tanto di moda negli ultimi anni ma che piano piano si sta facendo da parte… ma non completamente!

Questo tipo di scarpa, la ballerina, va bene soprattutto per chi è slanciata e snella, altrimenti rischia di appesantire un po’ la figura. Inoltre per chi ha un piede che non somiglia esattamente a quello di Cenerentola tende a valorizzarlo e a farlo sembrare di dimensioni più contenute.. cosa che invece non fa la scarpa a punta, che un 39 lo fa sembrare un 41!!!! Piccoli dettagli a cui però dobbiamo fare attenzione! Inizialmente la ballerina nasce bassa, insomma, è la ballerina da danza trasformata a calzatura, esattamente lei!! Ultimamente però sono stati fatti diversi modelli col tacco. E poi ci sono le decolté… come non parlare delle mitiche decolté! Eleganti, raffinate… di classe insomma!

Ci sono da sempre e non passeranno mai di moda, anzi, ultimamente la loro vendita ha subito un notevole rialzo perché mentre prima venivano usate soprattutto da persone adulte ora le indossano praticamente tutti, adolescenti in particolar modo!!! Scarpa fine e distinta ma che allo stesso tempo veste bene sotto numerosi tipi di abbigliamento: jeans, minigonne, longuette.. insomma, non dà troppi problemi di abbinamenti!

Si avvicina l’estate, anzi, siamo praticamente in estate e possiamo finalmente indossare i nostri sandali, invenzione geniale che i nostri piedi, se potessero parlare, benedirebbero ogni giorno… anche se da qualche anno a questa parte è stata introdotta la moda dei cosiddetti stivali estivi: si vedono fanciulle a ferragosto sfilare con questi stivaloni… a guardarle soffro io per loro! Beh, la moda è moda, ma come direbbe Mr. Manolo Blahnik “non seguite la tendenza!!!” e se lo dice lui, ci sarà da fidarsi allora
Tacco alto: dai 5 cm in su. In genere hanno più sex appeal rispetto a quelle con i tacchi bassi e si indossano comunemente per occasioni formali o eventi.
Tacco basso: con tacco che misura dai 3 ai 5 cm.
Stivale sneaker: sembra una scarpa per atletica, ma ha un tacco che lo rende più simile ad una scarpa elegante.
Sandali Wedge: sono sandali ma alti, danno l’idea di indossare calzature a tacco alto.
Mules: sono senza chiusura dietro il tallone.
Slingbacks: sono assicurate da una chiusura a strappo dietro il tallone, piuttosto che sopra il piede.
Espadrillas: sono causal senza tacco o alla moda a tacco alto, in uno stile che ha avuto origine nei Pirenei. In genere hanno una copertura in cotone o in tela e una suola flessibile in corda o gomma.
Ballerine: hannon un tacco molto basso e una copertura relativamente corta che espone gran parte della suola interna. Si usano molto d’estate e sono più comode di quelle con tacco alto.

Come scegliere

Basta concentrarsi su alcuni punti essenziali. Qualità: è la cosa più importante! Scarpe non buone rovinano i piedi e non solo; assicuriamoci quindi come prima cosa che ciò che stiamo per acquistare sia un buon prodotto. Le migliori sono senz’altro quelle di pelle,o quelle che comunque consentono una buona traspirazione. Ormai data la grande produzione si fabbrica molta più plastica, sia perché spesso ci si concentra più sulla quantità che sulla qualità e sia perché al giorno d’oggi la gente vuole risparmiare, dato che spesso, io per prima, si preferisce avere 10 cose di materiale magari più scadente, rispetto a 3 però di buona fattura!

Questo sempre perché ci piace cambiare, variare, abbinare… e quindi producendo scarpe di scadente qualità si permette alla gente di risparmiare… facciamo attenzione però! Il piede ha bisogno di respirare, stare comodo, non tralasciamo nè sottovalutiamo questo aspetto, ricordiamo che i piedi devono sorreggere il nostro corpo, cosa non semplice, per cui dobbiamo coccolarli un po’ di piu! Esigenza: chiaramente in base all’utilizzo che dobbiamo farne scegliamo il modello e la tipologia: scarpe da passeggio, da corsa, con tacco, senza tacco…. e anche qui rientra il discorso della qualità: se sono per un’occasione importante o vogliamo che esse durino nel tempo prendiamo un modello di qualità più elevata altrimenti no!

Prezzo: ormai se ne trovano di tutte le tasche, ma il prezzo, oltre che dalla qualità, è strettamente influenzato dalla MARCA! Spesso paghiamo il 70% di nome e il restante di calzatura; magari ad un prezzo inferiore troviamo anche di meglio, e questo perché di inferiore queste scarpe hanno il nome! Bisogna fare una scelta, c’è chi vuole a tutti i costi l’articolo griffato e quindi spende un “po’” di più e chi invece della firma si interessa ben poco. Moda: per alcuni è la prima cosa, per altri no… punti di vista. L’ho inserita al quarto posto perché ritengo ci siano fattori più importanti ma mi rendo conto che non è così per tutti, anzi, per molti spesso è la prima nonché unica motivazione per cui si acquista un paio di scarpe!

Dove acquistare

Possiamo distinguere due canali principali di acquisto: indiretto e diretto. Quando parlo di indiretto mi riferisco chiaramente al commercio in rete. Ormai lo shopping on line incalza sempre più negli ultimi anni grazie al boom di internet. D’altronde se si sa già cosa si cerca o se si è troppo pigri per girare per negozi, perché scomodarsi quando ciò che ci serve possiamo farlo comodamente da casa??

Beh, effettivamente fila come discorso! E poi c’è il canale diretto: centri commerciali, negozi al dettaglio, bancarelle… insomma un po’ di tutto per chi, oltre al piacere dello shopping, vuole concedersi una spensierata passeggiata per le vetrine dei vari negozi! Personalmente sono scettica in merito alla prima tipologia di acquisto: preferisco misurare la scarpa prima di acquistarla, anche perché oltretutto magari visto al piede quel modello può non piacere piu, può fa un effetto diverso! Ma ognuno la pensa in un modo… d’altra parte il mondo è bello perché è vario.